Il fan cetnico di Flavio e il federale di facebook

alta moda2All’armi, all’armi! All’armi siam fascisti del terzo millennio due punto zero stato autarchia nazione italia però amici dei leghisti!
Nemmeno il tempo di brindare alla notizia che il monarca del Vaticano si detronizza da solo (lavoro usurante fare il vicario di cristo in terra, oggidì) che a Veronda, sarà la primavera in anticipo, come ogni anno sbocciano svastiche e celtiche sui muri, il livello di schiuma si alza e le fogne traccheggiano, debordando. Come a ricordarci che il kali yuga formato hellas, e cioè che l’epoca dell’indecoroso declino sulla cui perigliosa china balliamo loffi e distratti, è difatti un ciclum continuum, alleato del passato, nostalgico delle scimmie del terzo reich.
Veronda insomma è mefiticamente uber alles butei liberi Alabama va in mona, as usual.
Solo ieri abbiamo saputo delle imbarazzanti simpatie (pensate, imbarazzanti pure per i neonazi formato elezioni, che hanno tentato di nascondere sotto il tappeto l’amico camerata compagno di tante bevute ai compleanni di Himmler) che alcuni ultranazionalisti cetnici nutrono non solo per la Grande Serbia, anche per il Grande Flavio. Desideroso di abbracciare il suo mito, il “führer serbo” rimane deluso che all’assemblea generale di Progetto Nazionale, la maschia forza politica animata dagli ex Veneto Fronte Skinheads Puschiavo (imprenditore del mobile) e Miglioranzi (imprenditore dei rifiuti), non ci trova Flavio, il “führer della Lessinia”. Eppure era in programma un suo intervento, il quasi più amato e morigerato sindaco d’Italia ci tiene ogni anno a rinsaldare certi vecchi sodalizi trans-padano-patriottici.
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Agenzia Ansia Gennaio 2013

28/01 (ANSIA) – Verona. Finanziamenti europei per strade sicure. Anche Verona partecipa al nuovo progetto europeo che ha come obiettivo l’incremento della sicurezza stradale. Assessorato al traffico e al patrimonio sono concordi nel dire che per Verona la strada è sicura fonte di investimento.

27/01 (ANSIA) – Verona. Denuncia dell’assessore provinciale leghista Ambrosini: «Verona è penalizzata, bisogna rivedere il sistema dei fondi regionali alla cultura». Secondo Ambrosini «No l’è mia giusto, parché con la vendita di Arsenale e Magazzini Generali Verona è sicuramente la prima città veneta a mandare a fondo la cultura ma quei de Venessia no i capise proprio un casso».

22/01 (ANSIA) – Valeggio sul Mincio (VR). Ubriaco inciampa e, per evitare rovinosa caduta, si aggrappa a una donna toccandole il seno. Il pm chiede 20 mesi per violenza sessuale: assolto. Decisiva la tesi difensiva, soprattutto nel passaggio in cui spiega la casualità del pene duro dell’imputato finito chissà come nel culo della malcapitata.

22/01 (ANSIA) – Tregnago (VR). Sindaco ferma i ladri nella notte. Ridolfi: «Mi ha svegliato il rumore della vetrina in frantumi, sono uscito in mutande sul balcone, ho visto i rapinatori e ho urlato contro di loro». Il direttore dell’ufficio postale di Tregnago ha chiesto al sindaco un paio di sue mutande per sventare future rapine.

22/01 (ANSIA) – Verona. La città scaligera tra le più inquinate d’Italia nella classifica di Legambiente. L’assessore al traffico rassicura i cittadini: «Nono posto, possiamo fare meglio».

22/01 (ANSIA) – Verona. La trasmissione “Mistero” indagherà su un mostro che s’aggira nelle acque del lago di Garda: la creatura mandibolare si manifesterebbe ogni Capodanno presso Brenzone al grido di «Piccioni!».

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Agenzia Ansia Dicembre 2012

31/12 (ANSIA) – Verona. Continuano gli eventi per le festività. Il 6 gennaio il tradizionale rogo della vecia in Piazza Bra’, mentre la notte di San Silvestro in occasione del concerto di Smaila si ammazzerà il porco.

31/12 (ANSIA) – Verona. Commento negativo da parte dell’Imam di Verona Mohamed Guerfi sul concerto-evento di Smaila: noi, discriminati.

21/12 (ANSIA) – Verona. La società di calcio Hellas Verona in segno di buon auspicio per la scalata verso la serie maggiore ha deciso di cambiare in caratteri greci il proprio nome. Si chiamerà Ελλάς Βερόνα, sarà un’A… dorata.

20/12 (ANSIA) – Verona. L’allenatore dell’Hellas Mandorlini condannato per la diatriba con i tifosi livornesi. Deve pagare una multa di 20.000 euro oppure rilasciare dichiarazioni pre e post-partita a favore dei valori dello sport. Ha già pagato.

16/12 (ANSIA) – Verona. Il sindaco ha presentato il nuovo palaghiaccio che verrà realizzato alla Spianà. Il progetto ha avuto l’hockey dell’amministrazione comunale.

12/12 (ANSIA) – Città del Vaticano. Primo tweet del Papa. Posto Dio.

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Lettera di Natale del buon Gesù

Caro Joseph,
ciao, sono ישוע, il tuo amichetto, ricordi? Quello che preghi sempre.
Ti scrivo io, preventivamente, prima che come ogni Natale tu e il tuo manipolo di invasati iniziate a inondarmi la cassetta delle lettere con le vostre richieste, le più disparate e disperate…
Ma Cristo Santo, vi siete mai accorti che sono io a compiere gli anni quel giorno? E allora sono io che debbo farvi un regalo o forse è il contrario? Al massimo posso offrirvi da bere al baretto, ma tanto non ci venite, preferite andare in quegli edifici lugubri e freddi dove le uniche cose liquide sono un po’ di acqua sporca in un pitale di marmo.
Mi stavo chiedendo negli ultimi tempi, ma se io nascessi nella vostra fottuta epoca, come me la passerei? Non che ai miei tempi la vita fosse un divertissement, ma voi avete inventato la parola progresso, hai presente? Siete gl’illuminati che vivono in un mondo migliore fatto di tante buone intenzioni e buon senso; noi ci arrangiavamo con gli schiavi per fare le nostre cose.
Ma vi rendete conto? Io se fossi nato nel XXI secolo potrei definirmi ebreo (e tra l’altro non mi converrebbe), ma dalle parti di Gerusalemme nessuno mi crederebbe, visto che non sono bianco immacolato come la vostra iconografia tradizionale vorrebbe.
E il nome? Sareste contenti di essere chiamati con il nome che vi hanno dato i vostri aguzzini prima di crociffigervi? Ma non avete un minimo di pietas! Cristo, se vi ritenete tanto belli e intelligenti iscrivetevi a un corso di ebraico antico e chiamatemi con il mio vero nome… Gesù, Gesù, che cazzo è sto Gesù? Sembra il nome di un calippo o una linea di prodotti intimi per uomo.
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Giulio Meazza e le mutandine usa e getta

La potenzialità e la tendenza autolesiva del capitalismo è ormai fatto acclarato e risaputo ai più. Perciò è forse inutile dilungarsi in proposito, tanto più quando ci si rivolge a quella parte della società a cui è rimasta, dopo l’ultimo traumatico ventennio, ancora la consolazione di qualche pensiero, tra uno spot e l’altro.

È che talvolta la cecità arraffona dell’imprenditore raggiunge un tal grado di sapienza asinina che io ancora una volta, da sotto il macigno dove sono nascosto, non posso non cedere alla tentazione di invitarvi a mettervi al riparo e ad allacciare contatti attivi con l’ombra.

Ditemi secondo voi quanti punti vendita di libri negli ultimi due anni (2011 e 2012) in Italia sono rimasti in attivo dando lavoro a quindici dipendenti. Dico, un esercizio che vende libri, non scarpe né mutandine o gratta e vinci. Possiamo dire che si contano sulle dita di una mano? In ogni caso quello che so è che una di questi è la libreria Gheduzzi, Giubbe Rosse. Una realtà locale che dovrebbe rappresentare una risorsa per la società in cui con difficoltà e tenacia è riuscita a radicare e a sopravvivere contro l’aridità dei consumi e contro la crisi economica.

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L’ombroso ventuno: ora et livora

Se come noi siete stanchi di nascondere la montante rabbia inconsulta che tanto fa bene esternare, questo è un numero che vi riempirà di gioia.
I nostri laboratori scientifici hanno dimostrato che reprimere e comprimere lo scatto d’incazzosità deprime la ghiandola pineale e fa male alla pelle. Ne deriva un accumulo di tossine tale che non si è più in grado di discernere la merda dalla Nutella. Come primo sintomo, l’animale sociale ingabbiato nel suo piccolo mondo finisce per infufarsi di cose irrisorie, dimentico che l’ira funesta bisogna calibrarla e indirizzarla verso quei target, apparentemente intoccabili, che lo stanno prendendo per il culo da un’eternità.


in questo numero:

– Del perché non vi/ci sopportiamo più, di Minali e Max Brododidado
– Il mio dirimpettaio, di Silvio Fato
– Solo contro tutti…, di Il Miserabile Jean
– La passione del nuoto, di Quel Brutale Finalmente
– E lucean le sthellas di Alì Tosi
– Tutte le tette di tuitte, di Lord Scoppiafica
– Qualcuno volò sul nido dei Nomadi, di Quel Brutale Finalmente
– saggezza fuori dai denti da Una suora coi baffi

il tutto odiosamente adornato da figurine e scarabocchi impenitenti.

Un Welponer nel paese delle meraviglie

In realtà noi non sappiamo in che paese viva quel giovane Welponer che per futili motivi è stato massacrato di botte sull’autostrada da un rappresentante regionale dei sindacati di polizia e dai suoi colleghi. Ma potevamo immaginare che almeno lui lo sapesse. Invece non è così. Certamente non legge L’ombroso, ma probabilmente non ha letto neanche un quotidiano negli ultimi quindici anni. Perché questo malcapitato era evidentemente convinto di vivere in un paese civile, dove quando una macchina col lampeggiante ti chiude la strada e ti fa accostare sulla corsia di emergenza è normale chiedere agli armadioni in borghese che scendono sputandoti addosso, chi siano e con che diritto. E magari, beata innocenza, di fronte all’aggressività automobilistica pare pure normale estrarre il cellulare per chiamare le forze dell’ordine.
Ma nel paese dove viviamo noi bisogna veramente avere le fette di costituzione davanti agli occhi per non immaginarsi che in realtà le forze dell’ordine sono già arrivate, e non vedono l’ora di combattere le ingiustizie e raddrizzare i torti.
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Agenzia Ansia Novembre 2012

22/11 (ANSIA) – Verona. L’assessore Enrico Corsi ha presentato oggi “Libera la Domenica”, raccolta firme organizzata da Confesercenti Episcopali italiani (C.E.I.) per una legge di iniziativa popolare che vuole ridare potere alle Regioni e ai Comuni di decidere su aperture domenicali e orari dei negozi. Gli unici punti vendita che potranno rimanere aperti la domenica saranno come tradizione vuole le chiese.

20/11 (ANSIA) – Verona. Stop a privilegi e auto blu. Si applica al Comune di Verona lo spending review: le assistenti sociali, per risparmiare sulla benzina, sono costrette a usare i mezzi pubblici. Il sindaco promette però che gli autobus saranno dipinti di blu e la sua Audi di arancione.

20/11 (ANSIA) – Verona. Mercati: Polonia chiama Verona: «Servono investimenti». Verona risponde: «Di pedoni e ciclisti siamo i primi in Europa».

13/11 (ANSIA) – Verona. Polemiche per la riapertura dei mercatini di Norimberga in Piazza dei Signori. L’assessore: «Eseguiamo solo gli ordini».

08/11 (ANSIA) – Castelnuovo del Garda (VR). Il gruppo Merlin Entertainments titolare di Gardaland annuncia licenziamenti dovuti alla crisi, Prezzemolo sarà la nuova mascotte degli esodati.

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Di come il Principe Ugenio ascese al Paradiso degli Uroi – V parte

(continua dal quarto capitolo) la Vera Istoria della Prinz di Ugenio, da Eiaeialameina Cameratellas basalticamente scolpita nel corredino del piccolo Benito e da quest’ultimo dettata alla Madonna Incoronata di San Lopette in seguito alla conquista di Paperopoli e da questa riportata per infilo e per insegno nell’apparizione a Natalino Otto, vero ultimo discendente d’Absburgo per parte di asino)

Sonatele belle al Ricciardo de Martinis, il Principe Ugenio fu aggredito didietro a un cantone da un Bisatto Orendo, mostro oribile albergante nelle valli del Popò. Tali e tante furono le vergate che il nerboruto scudisciò all’Ugenio, che questo, non potendo più opporre le silenti difese, alfin con un gemito cadette in deliquio.
E fu forse all’undicimillesimo lampo del frustone che il suo fisico non resse più, e con vigore spirò alla giovine età di ottantotto anni.

Ma ecco che, senza por tempo in mezzo, egli si trovava già svolazzante alla guida della sua cara Prinz, con al fianco la cagnetta Conocchia, sorvolando le docili colline dell’amore. Quel securo non si pose quistioni, come è proprio delli uomini d’azione, ma capì subito che stavasi sfarfallando in direzione ebbene sì del Paradiso degli Uroi.

Mentre entrava dal verde cancello del campo elisio, per lui quarantaquattro gatti esplosero con dei Pino Raudi nel bassofondo, e squartati o per meglio dir smezzati lo salutarono con l’usata marcetta: “Prinz Ugen der Golden Retter…” et tutti li Uroi del Paradiso gritarono il loro “Heil Henckel” a cimentar da subito di vivido collante la loro futura ed eterna unione.

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