Sei Marso? Buon Capo d’ano.

Riceviamo dalla redazione de la Padania busona e a fatica pubblichiamo.
Attenzione: post non adatto ai minori e alle latitudini inferiori al 45° parallelo. Contiene ironia padana.
 
La Padania busona presenta: Capo d’ano veneto? Sì, tanko!
 
Dialo Boia, Dialo Can, xé rivà el Capo d’An!
Noialtri non semo come tuti chei teroni marochini che i fa l’ultimo de l’ano a l’ultimo de l’ano.
Noialtri, che semo veneti e quindi un po’ indrio, speten Marso.

ANSIA a Febbraio

Ecco i freschissimi rancidi della nostra agenzia. Uno per tutti?

12/02 (ANSIA) Negrar (VR) – Salta il fine pena per Wolfgang Abel. Deluso e amareggiato, conferma la persecuzione giudiziaria nei suoi confronti: «Voglio tornare ad avere una vita normale. Voglio trovarmi una fidanzata. E poi fracassarle la testa con un crocefisso, a quella impura».

C’è del marcio su agenzia ANSIA

(Nell’immagine, il socio di Abel, il dott. Furlan, con la sua ultima invenzione, La Macchina che fa Ping)

Agenzia ANSIA Febbraio 2009

24/02 (ANSIA) Venezia – Incontro Tosi-Maroni per discutere sulla possibilità di un Centro di Identificazione ed Espulsione proprio nel territorio veronese. Il sindaco ringrazia l’amico, fa l’inchino e la riverenza e distribuisce i pallini ai suoi riconoscenti concittadini.



20/02 (ANSIA) Verona
– Il tribunale del riesame ha stabilito che cantare “Badrone non mi mettere in bendola” non è violazione della legge mancino, perché il negro è buono!




19/02 (ANSIA) Verona
– La procura di Verona condanna i dossi di Via Lazzareto, responsabili dello sbandamento e della morte di due motociclisti nel 2006 e nel 2007. Introvabile il dosso della carreggiata di destra, che sembra essersi rifugiato a Londra.




18/02 (ANSIA) Verona
– E VAI!!! Come non detto. Foto delle banconote su campo di municipio in prima pagina!




17/02 (ANSIA) Verona – Dopo molti giorni che non viene pubblicata la foto delle banconote su campo di municipio, L’arena stuzzica i suoi lettori con una nuova chicca: a commento di un articolo dal titolo “Donne e Violenza, 10 casi l’anno”, viene pubblicata la foto di una donna mezza nuda, con due belle poppone appena fasciate da un reggiseno smollacciato. Da far venir voglia di darle due begli schiaffoni sul culo. Mmmm…




16/02 (ANSIA) Verona – Al processo per la morte di Nicola Tommasoli il dirigente della DIGOS, il dott. Iaccarino, svela che le prime persone a fare il nome di Veneri, Perini e Dalle Donne sono stati gli “uomini d’onore” Cugola e Girardi, ora in carcere per l’aggressione di Piazza Viviani. Guardatevi le spalle buthellas, gli infami sono dove meno ve lo aspettate.




12/02 (ANSIA) Negrar (VR) – Salta il fine pena per Wolfgang Abel. Deluso e amareggiato, conferma la persecuzione giudiziaria nei suoi confronti: «Voglio tornare ad avere una vita normale. Voglio trovarmi una fidanzata. E poi fracassarle la testa con un crocefisso, a quella impura».




11/02 (ANSIA) Verona – Il sindaco di Verona Flavio Tosi e quello di Milano Letizia Moratti firmano un importante accordo in vista dell’expo del 2015. L’amministratore scaligero potrà parcheggiare la sua auto blu con finta paletta della scorta sotto casa della sua prostituta d’appartamento milanese senza incorrere in sanzioni amministrative.




09/02 (ANSIA) Verona – Al via il processo Tommasoli. Guglielmo Corsi ed Andrea Vesentini sono su tavoli a parte. Di fronte al giudice sono seduti gli avvocati Bussinello e Trimeloni e gli imputati Perini, Dalle Donne e Veneri. Attimi di indecisione tra i giudici popolari che non riuscivano a capire quali fossero gli imputati e quali i difensori.




05/02 (ANSIA) Verona – Arrestati gli otto responsabili dell’aggressione a Francesca Ambrosi in Piazza Viviani. Tutti volti noti del mondo dei “ButHellas” veronesi. “Nessuno di loro ha mai frequentato Casapound”, si affretta a chiarire Alessandra Vaccari su L’Arena. Ma uno di loro, Gabriele Girardi, era candidato con Federico Perini alle amministrative 2007 per Forza Nuova. La sempre fantastica procura di Verona ci tiene a precisare che le indagini sono state compiute infiltrandosi tra le amicizie di Facebook, dove la vittima era chiamata “panda”, a causa del suo occhio nero. Ciro Maschio:«Certi elementi gettano fango sulla città: se tutto va bene me ne arriva un po’ sulla testa, così sembrano capelli».




04/02 (ANSIA) Verona – Don Rino Breoni, storico e amato abate di San Zeno, annuncia il suo imminente trasferimento nella rettoria di San Lorenzo,  ufficiosamente comunicato da Monsignor Zenti per concedere all’abate maggior riposo dati i suoi 75 anni di età. Ma va? Non sarà una “punizione” interna alla curia per quel R.B., alto prelato veronese indicato dagli ex allievi sordomuti del Provolo come autore di simpatici incontri pomeridiani a base di palpatine con la nutella?




04/02 (ANSIA) Verona – Roberto Manenti, ex sindaco di Rovato, viene condannato a sei anni e otto mesi di reclusione per aver violentato una prostituta. Lapidaria la difesa dell’ex sindaco “Ma io quella donna nemmeno la conosco!”. È questo il bello della violenza sessuale: che non ti devi per forza presentare prima.




02/02 (ANSIA) Verona – Per risanare le casse comunali, rispunta l’ipotesi di un casinò in riva all’Adige. Paolo Zanotto, dopo l’esperienza accumulata con gli investimenti di soldi pubblici in prodotti bancari tossici, sarà il croupier al tavolo del black jack.

Schiaffi al disgusto ricorrente

Cacciatorpedoni! Roboanti areopagi!
Giarnicotonblù!
sss-brof-fe-ddi-ppearà!
Fra cento anni nacque il futurismo!
Camerieri,
Fiume è Traghetta-Ta-Ta-Tabile!
cccc-che-Tà-Tà-ca-gà!
Buttatevi di faccia dal vapore Modernità!

Il L’ombroso, foriero di prodi scintille divulgatrici, plaude e fiero saluta i valorosi e impavidi futuristi che addì 9 febbraio 2009, dalla maestosa Torre che sovrasta il salotto degli Spritz, cercarono di scuotere l’ubertosa cittadinanza. Issatisi in su la cima per svettar su tutti, facean librare nell’aere ottomila volantini con l’incitamento alla sedizione contro la città passatista (http://ilveronese.it/sito/vedi_articolo.php?id=826).
Ci uniamo al monito degli intrepidi internazionalfuturisti per l’abolizione della veronesità e dell’incameramento maniacal-fascista delle imprese futuriste.

E per l’occasione ghiotta, il tredicesimo suonetto d’Ugo Sau, aviatore.

Chei magnamerda i fa de chele robe
i inegia a un tal Mafarka, futurista,
zioccan, ela o no ela mia na svista?
chel là l’è negro, come le carobe!

 

Lefevriani!

Gli omerTosi e il loro Bricolage di cazzate

Cascano dalle nuvolette, fanno finta di non conoscerli, di non averli nutriti e finanziati. Sono quei briconcelli degli omerTosi, un pastiche demodé e anche un po’ fetentòn di legaioli con gli occhi iniettati di fervore religioso, amici di nazisti e fascisti locali, che non riconoscono più gli amici d’una volta.
Poi, messi all’angolo, quando la stampa ne parla ed escono imbarazzanti foto, marcia indietro… li conoscono sì, ma però li disconoscono. Come Flavio: dice che al tempo del rosario antigay a cui partecipò nel 2005, come faceva a sapere che i preti filonazisti negavano la Shoah, porco mondo?!
E poi ne è passato di tempo, ora il primo cittadino crede nel rispetto, nella tolleranza e nel libero amore.
Allora perché l’altro giorno ci va a portare i saluti, ai negazionisti?
E, primo cittadino, sai cosa pensano dello sterminio gli amici squadristi di cui ti circondi?. "Scoprilo" Flavio, leggendo i libri che pubblicizzano.

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Ah Ah Ah, che da ridere che te fe!

Piccolo scherzo del consiglio comunale ai danni dei ragazzi aggrediti in Piazza delle Poste. Del resto, che danno è senza una bella lista di beffe?

La notte del 3 Gennaio 2009 alcuni sprovveduti festeggiano un compleanno in un’osteria di Piazza delle Poste. Non sono attivisti politici, non sanno che da qualche mese la gestione di quel bar è stata acquisita da Ivo Spada, noto promotore dell’amore universale e avversario di qualsiasi deriva autoritaria di cento chili per cm quadrato. Entrano dei bravi butei, inneggiando cori razzisti e sessisti. Gli sprovveduti si lamentano, soprattutto le ragazze sono stanche di sentirsi dare delle puttane. Fuori dal locale, gli Hellas Boys li aggrediscono e una ragazza viene colpita in pieno volto da un posacenere.

Questo è il danno.
Poi ci sono le beffe.

 

Peli sulla lingua

In esclusiva per L’ombroso, un sacerdote dell’Istituto Antonio Provolone, Don Bruno Basa Ani, esce allo scoperto sulle presunte violenze subìte da una sessantina di ragazzi sordi ospitati nell’istituto dagli anni ’50 fino al 1984. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato.
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