L’ombroso quattro: paura, eh?

Esce L’ombroso numero quattro, il primo e unico periodico cimiteriale che condensa la paura.

Per i puri di cuore in allegato, come sempre, Schweinfilet.

E in più per voi:

Lontani dai lampioni!
Inaugurata la sezione propaganda: scarica l’adesivo ombroso e attaccalo nei punti più oscuri.
Se hai voglia di flirtare con gli infiltrati abbiamo anche il novissimo kit adesivo studentesco: scaricalo subito, Francesco! 

Il crocefisso, lo scettro e la picana

Ovvero dell’incredibile menage tra vescovo Zenti, monarchici tradizionalisti e tonache amiche di torturatori argentini.

Prima una pre-messa: auspichiamo che proprio domenica il vescovo di Verona dalle pagine de L’Arena, come è suo costume, ci indichi la via per non cadere in tentazione.
Magari salmodiando sull’amore cristiano. O perché no, sul peccato nel commettere atti impuri.

A Verona tutto ormai è possibile, bellezza, basta volerlo.
Facciamo un po’ il cazzo che ci pare, soprattutto se ci va di ripescare idee, uomini, azioni dalle cloache della storia.
Che nessuno si azzardi poi di tacciare i veronesi di essere razzisti o fascisti (mere strumentalizzazioni maoiste!). Al limite a noi stanno simpatici preti collusi con una delle più sanguinarie dittature sudamericane, al limite.
E allora, fiato ai tromboni, fate schioccare la vostra picana che sta per arrivare "S. Ecc. Rev.ma Mons." Juan Rodolfo "Garage Olimpo" Laise. Continua a leggere

Umilissimamente servo vostro

Ogni forma ossequiosa che si rispetti ha le sue regolette, che è difficile infrangere, soprattutto se introiettate nel proprio status di schiavo organico.

E anche se qualcuno, d’improvviso, s’inerpica cercando di negare il suo vassallaggio servile nei confronti del potere, eccolo contraddirsi involontariamente, proprio nell’utilizzo delle forme del lessico supino.


A riprova di quanto sopra, un paio di esempi.


Il primo, ad opera del compagno Roberto Bolis, transfuga da Poteve Opevaio a Povto Votondo, e approdato alla corte di Sua Santità. A palazzo è diventato, probabilmente a suon di atti di contrizione e penitenza, non solo il responsabile dell’Ufficio Propaganda ma soprattutto un fedelissimo. E si sa, basta guardare Bondi, i convertiti sono i peggiori. Continua a leggere

Volevamo i cpt…

di Laga Vullin

Interi quartieri svuotati. Fabbriche senza manodopera. La vendemmia bloccata sul nascere.
La locomotiva del Nordest si è fermata.
È questo ciò che è successo nella provincia di Verona, colpita dall’incredibile sparizione di tutti gli immigrati presenti sul nostro suolo. Regolari o irregolari, appena arrivati o di seconda generazione. Uomini, donne e addirittura bambini. Tutti spariti durante la gara di nascondino della celebre manifestazione di giochi di strada “Tocatì”, che si è svolta nello scorso fine settimana.
Spaesate le massime autorità della provincia padana mentre le indagini dell’ufficio immigrati della questura non cavano un ragno dal buco.
Il sindaco Tosi è stato visto aggirarsi per Veronetta in lacrime gridando frasi sconnesse come «Abdul dove sito ‘ndà? Gò voja del to kebab!». Continua a leggere

Benvenuto Antifà!

L’ombroso dà il benvenuto a un antifascista

Verona, Venerdì 3 ottobre.
Gianfranco "Antifa" Fini è nella nostra città per inaugurare la via che da anni i camerati veronesi sognano. In Italia, sappiamo, è sufficiente presentare un certificato di morte per veder esentate le marachelle commesse in vita e aspirare ad un processo di beatificazione in piena regola.
Basta dimostrare di essere non vivi, al resto penseranno gli attuali revisori della storia.

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Bandita la bandiera della Pace. Contiene messaggi subliminali osceni




La Giunta comunale ha impedito alla Carovana missionaria della pace di far sventolare la bandiera arcobaleno nell’incontro del 28 settembre organizzato a Verona dai comboniani locali.


Il caro leader Flavio Tosi ha spiegato ieri, in conferenza stampa a Palazzo Barbieri, le vere motivazioni che hanno portato alla decisione: la bandiera contiene messaggi osceni atti a fomentare i peggiori pensieri nella cittadinanza ed è il frutto di un complotto con la finalità di pervertire le sane tradizioni locali. Continua a leggere