Qualche giorno fa sono state ridisegnate le strisce dei parcheggi di palazzo Barbieri. L’esigenza primaria era quella di far posto alla carrozza di sua maestà l’imperatore Flavio T. Grugnolo, senza però ledere le comodità e la dignità degli assessori dignitari di corte con la tessera per il parcheggio gratuito alla Passalacqua, visto che ci tengono a tenere in forma le loro belle bolle. Così, stringi di qua e stringi di là, alla fine il posto si è trovato. Flavio potrà parcheggiare grazie al posto auto per disabili, da oggi in formato ridotto. Come si può notare dalla foto, al posto dell’auto a palazzo Barbieri ora ci può stare una bella bicicletta per disabili. Continua a leggere
Archivi autore: lombroso
Coppa del Negro
Così il sindaco e il presidente dell’Atletico Rio Valli Michele Calì hanno organizzato, grazie al contributo dell’onoratissimo giro che orbita intorno alla casa di produzione Media Italia, un concorso per reclutare un bel negro da inserire in squadra a fare, almeno ogni tanto, un gol. Ed ecco che arriva il sig. Ngono. Come descriverlo… ci sarebbero molti modi, ma preferiamo usare quello del giornale L’Arena, che lo definisce “il nigeriano assolutamente bene inserito a Verona”. Continua a leggere
Osceno locale

Così, senza tanto star a commentarlo. Che a suon di ordinanze, grugnisce da solo.
Presentiamo in versione scaricabile una piccola guida illustrata per avventurarsi nei meandri della città di Verona.
È un simpatico omaggio della quinta edizione di Brutti Caratteri, rassegna di editoria e culture indipendenti.
Se, per puro caso, vi venisse in mente di fare cose contro natura, come mangiare un kebab vicino ad un monumento o suonare un qualsiasi strumento musicale in centro dopo le dieci di sera, questa piccola guida potrà tornarvi utile per evitare di fare una figuraccia con la municipale o con i simpatici assistenti civici meglio definiti come ronde.
Quindi, scaricatela, tenetela sempre con voi e leggetela distesi su una panchina.
hardecoro. piccola guida all’osceno locale.
le migliori ordinanze del comune di Verona
Leggere una dopo l’altra le ordinanze e i divieti dell’amministrazione Tosi fa paura. Le parole hanno il ritmo incalzante di un’ossessione. Continua a leggere
È un simpatico omaggio della quinta edizione di Brutti Caratteri, rassegna di editoria e culture indipendenti.
Se, per puro caso, vi venisse in mente di fare cose contro natura, come mangiare un kebab vicino ad un monumento o suonare un qualsiasi strumento musicale in centro dopo le dieci di sera, questa piccola guida potrà tornarvi utile per evitare di fare una figuraccia con la municipale o con i simpatici assistenti civici meglio definiti come ronde.
Quindi, scaricatela, tenetela sempre con voi e leggetela distesi su una panchina.
hardecoro. piccola guida all’osceno locale.
le migliori ordinanze del comune di Verona
Leggere una dopo l’altra le ordinanze e i divieti dell’amministrazione Tosi fa paura. Le parole hanno il ritmo incalzante di un’ossessione. Continua a leggere
Dietro ad ogni writer
di Scrivandra Vaccate
Dietro ad ogni writer c’è una storia di disagio. Non solo. Dietro ogni writer c’è qualcuno che gli passa le bombolette. E, cosa ancora più inquietante, dietro ad ogni writer c’è la schiena di un writer.

Raggiungo la signora Maria Pia Laslandroni al cassonetto di Via delle Supposte, ad Avesa. È lei a raccontarmi la prima storia di dolore giovanile. «Quell’uomo ha rubato il motorino di mia figlia. Non solo, le ha rubato anche la vita. Non solo, ha rubato anche la postepay e il codice. Compravano bombolette su ebay, costavano meno, probabilmente le sniffano pure. Si erano divisi carta magnetica e codice segreto come un cuore spezzato in due. Noi le avevamo aperto un conto giovani alla popolare, ma quei soldi sono tutti spariti». Maria Pia mi fa entrare nella stanza di sua figlia scomparsa. Si capisce subito come quell’incontro abbia devastato l’adolescenza della giovane. Copertine di “Top girl” scarabocchiate, poster di Avril Lavigne con i baffi fatti a pennarello. Mozziconi di sigarette sicuramente non normali. Orrore puro. Continua a leggere
Compagni di reinserimento
La madre dei casi isolati è sempre incinta
«Questo grave episodio insegna, purtroppo, come non si debba abbassare la guardia nè ignorare o sottovalutare ogni gesto che alimenti un clima di violenza o anche solo di intolleranza contro le istituzioni, le persone e i loro diritti». L’Arena, 03/06/09
«Una visita a titolo privato» ha detto uscendo sottolineando che «non esiste un caso Verona, queste cose accadono anche altrove». Ma di questo le cronache locali di altre città non hanno mai fatto cenno. L’Arena, 04/06/09
Coprifuochen!
L’ombroso sette: un numero sinistro
Barbuti barbudos si sbarbano in barba ai barbagli del barboso sole che sorge sui tetti di Verona. Una nuova alba è cominciata per la sinistra veronese, che mai si sarebbe detta esistere. Dalle profondità delle coscienze ingorgate, fino al ponte della vittoria, forse!

In questo numero tra l’altro troverete:
– l’esclusivo reportage di George Bertain sulle tracce dei guerriglieri di Pandoro Luminoso.
– lo schema segreto della sinistra radicale veronese
– la nuova programmazione del centro mazziano, di interzona e di tutti i locali trendy della sinistra veronese
– il bestiario della generazione d
– mao dire mao: una ne fa e cento ne pensa
– genialità manifesta, un fumetto (sic!) di fabbro nizzardo
Maree Maroni
Guerre intestine e d’intestini tra apparati della Lega.
Il motivo del contendere? Questioni di primato tra primati.
Adesso se ne viene fuori Sturmtruppen Maroni con questa storia del respingimento.
Mica nuova. E non bisogna nemmeno tornare con la mente alle leggi razziali sostenute e sottoscritte dall’illustre statista Giorgio Almirante, padre politico di un’intera classe dell’apparato digerente oggi al comando.
Basta ricordare quando qualche anno fa i fascisti desiderosi di una fogna nuova dichiaravano l’inutile distinzione tra clandestini o regolari e la necessità di un umano rimpatrio per tutti.
Maroni copione, ci sono arrivati prima i tuoi amici nostalgici di olio, ricino e aspersorio.
D’altronde, ultimamente è un continuo rincorrersi a chi sia più aguzzino. Non è più a-la-page dirsi umani. Continua a leggere
Il motivo del contendere? Questioni di primato tra primati.
Adesso se ne viene fuori Sturmtruppen Maroni con questa storia del respingimento.
Mica nuova. E non bisogna nemmeno tornare con la mente alle leggi razziali sostenute e sottoscritte dall’illustre statista Giorgio Almirante, padre politico di un’intera classe dell’apparato digerente oggi al comando.
Basta ricordare quando qualche anno fa i fascisti desiderosi di una fogna nuova dichiaravano l’inutile distinzione tra clandestini o regolari e la necessità di un umano rimpatrio per tutti.
Maroni copione, ci sono arrivati prima i tuoi amici nostalgici di olio, ricino e aspersorio.
D’altronde, ultimamente è un continuo rincorrersi a chi sia più aguzzino. Non è più a-la-page dirsi umani. Continua a leggere