L’ombroso si propaga(nda)

(video presentato durante la rassegna Brutti Caratteri, editoria e culture indipendenti, 7 luglio 2012)

Eravamo giovani virgulti quando decidemmo in una notte tempestosa di cambiare le sorti dell’informazione veronese, e non solo.
Ci trovammo in un manipolo.
Ci piacemmo.
Copulammo.
Erano tempi feroci.
Di più, di merda.
Feriti e laceri, provenivamo da numerose battaglie.
La nausea attanagliava le nostre gole, i corpi si dimenavano frollati sotto il peso dell’esistente.
Ma lo sguardo era ancora vivido e avido di vendette.
Altre e altri si congiunsero al sodalizio segreto, secreto da menti fertili ma obnubilate dalla tristezza degli eventi.
Servivano nuovi e potenti strumenti, per misurare l’angoscia e prevenire l’ecatombe.
L’eco dei crani vuoti non lasciava presagire nulla di buono.
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L’ombroso venti: vizio, supplizio e raccaprizio

A noi ci piace soffrire. D’inverno la nebbia, d’estate le zanzare. In mezzo la Lega. Questo numero allora lo dedichiamo a chi trae sottile piacere nel farsi del male e vive felice lo stesso. Ebetismo e masochismo sono i tratti salienti che distinguono gli innumerevoli slaves della città inconsapevoli di esserlo. Non nascondetevi, siamo qui per darvi una mano, o se preferite una frustata: uscite allo scoperto, fate il vostro coming out e dichiarate finalmente: «a Veronda reprimenda e cumenda, indi godo sodo oltremodo».
Nessun compatimento, solo patimento.

in questo numero:

– Siamo masochisti intrinseci, eccone la prova
– Latet latex in Veronda
– Lettere al tuo carnefice, di Crucifix
– Di traverso nell’abisso, di Lord Scoppiafica
– parole di conforto da Una suora coi baffi
– le recensioni di libri, musica e film per una fresca estate bdsm

il tutto, con quel tocco di finesse che ci contraddistingue, appesantito da scurrili illustrazioni pecorecce.

Il Circo delle Croste 3

Arriva come uno tsunami di simpatia la kermesse più applaudita dell’estate veronese. Meglio del Festivalbar, del Festival Veneto e della sagra del Caval da Obito, torna il Circo delle Croste!

Ancora traumatizzati o con il cuore enfio di nostalgia, per coloro i quali vi hanno partecipato il ricordo delle prime due edizioni rimane comunque indelebile.
L’avanzspettacolo promosso da L’ombroso giunge alla sua terza fatidica prova.
A calcare il palco intrepide e valorosi incoscienti, pronti a intrattenere gli astanti a costo del pubblico ludibrio.
Sarà il talent-shock ancora in grado di regalare forti emozioni?
Lo decreterà il pubblico, armato di ululati, verdure di stagione e proiettili di carta.
Lo misurerà il Sigometro®, marchingegno ad alto contenuto tecnologico uscito dai tumidi laboratori dei misuratori maxillofacciali.

Sabato 7 luglio, ore 21.30, all’interno della rassegna Brutti Caratteri, in viale C. Galliano 2 (spazio de L’isola che non c’era) il mistero verrà tosto svelato.
Un banchetto con tutto il materiale prodotto da noi, all’ombra, vi accoglierà. Sosteneteci o ripudiateci.

Show no mercy.

Legapound

Che la Lega fosse malata terminale lo si era capito già da molto. Il fatto che continui ad accogliere su tutti i palchi con malcelata irritazione quel catorcio del sior Umberto la dice lunga. Il Marone non sa più dove sbattere la grossa zucca da nano per tenere in piedi la baracca (il palco l’altro giorno tra il marone, il grugnolo e l’umbertone sembrava il reparto infermeria del San Giacomo, roba da mandare in sollucchero il professor Lombroso). Ma in piazza Dante, l’altro giorno, ha mostrato veramente tutta la sua miseria. È davvero un malinconico finale per un partito nato dalle coliche di un popolo trovarsi ridotto a ingaggiare presenzianti alle sue manifestazioni come un qualsiasi berluscone abituato a riempire le piazzette a suon di gettoni di presenza.
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Adieu tradisiòn

A noi piace sempre quel vecchio rincoglionito del Meazza. C’è senz’altro del masochismo in questa nostra ammirazione, ma non possiamo farne a meno. Ogni volta che ci appare nei nostri cuori palpita un fremito che è di pietà e di simpatia, di comprensione e ilarità per la sua assurda vicenda senza tempo.
L’abbiamo avvistato una fiata ancora. E come ogni volta è lecito ritenere debba essere l’ultima. Ma cos’è prima e cosa è dopo? Ci avrebbe detto lui con la sua impossibile voce raschiata dal hrag (un liquore terribile che si beve dalle sue parti e ai suoi tempi). Eccolo di nuovo piombare nel bel mezzo della Storia… dove? Quale storia? Il milleottocento, ma no, forse ancora prima della rivoluzione francese, un basso medioevo o forse all’alba del terzo millennio? È il futuro o il passato? Il prima o il dopo? È pasqua? Pasquetta? Carnevale? Guardatelo, col suo pastrano e il suo barbone sotto il sole cupo di piazza Bra’, esiste nulla di più assurdo? Con lo sguardo vitreo e sgomento dietro le spesse lenti spaurite battere le mani in stato confusionale come una foca spaesata, una bava di embrionale curiosità gli scende dall’angolo sinistro della bocca. Forse sghignazza sotto la barba incolta, forse piange, certamente non ci capisce niente, non è ormai più che un vecchio smarrito fuori dal tempo. Il suo lento dondolare interrogativo suscita in noi una sorda ilarità, ci trafigge l’anima con dolorosa autoindulgenza.
Vi proponiamo senz’altro questo documento della cui autenticità ci facciamo garanti.
Nella segreta speranza che il giovane Giulio Meazza lo veda, si riconosca e ci contatti.

Agenzia Ansia Maggio 2012

28/05 (ANSIA) – Verona. Incidente stradale: Tosi illeso, altri illusi.

27/05 (ANSIA) – Verona. Scoop sensazionale: era il tesoriere de L’ombroso a pagare le vacanze di Formigoni.

26/05 (ANSIA) – Verona. Maso, nuova richiesta per i servizi sociali. Dopo la sospensione del beneficio di semilibertà che gli consentiva di recarsi a lavorare presso “il Cenacolo di Santa Maria Stella”, il Procuratore generale ha dato parere negativo a un ulteriore passo verso la liberazione. Ma la difesa chiede comprensione: non dimentichiamoci che in un giorno ha perso entrambi i genitori.

26/05 (ANSIA) – Verona. Il quotidiano del Carroccio di fronte alla disfatta torna a invocare il “modello Verona”. Ma il segretario Paternoster è più realista: «Basta con la Padania e l´acqua del Po: è ora di Veronia e dei liquami dell’Adige».

25/05 (ANSIA) – Verona. Rigettata dal tribunale di sorveglianza la richiesta di revoca della misura di sicurezza sulla libertà vigilata per Wolfgang Abel che rimane “socialmente pericoloso”. Il consiglio è di rimanere ai domiciliari per almeno un altro anno: d’altra parte, si sa, sin dagli anni ottanta gira brutta gente da queste parti.

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Anche Di Dio è un caso isolato tra gli assessori?

Vulgata vorrebbe che un assessore o ex che sia dovrebbe mantenere un certo controllo. Altrimenti, chiunque potrebbe ricoprire alti incarichi istituzionali. Allora anche semianalfabeti prima solo frequentatori di bar potrebbero decidere sulla testa di tutti di autostrade, inceneritori e trafori. O addirittura immaginiamoci, per assurdo eh, un neonazista a capo di liste che appoggiano il sindaco e che poi viene lautamente ripagato con comoda carega in un ruolo dirigenziale. Figuriamoci…
Ci troviamo però costretti a segnalare all’attenzione di eventuali spiriti critici di passaggio dalla nostra città il lucido intervento su Faccia da Libro del camerata Di Dio. Prima d’ora di lui sapevamo solo che il sovrappeso non era direttamente proporzionale all’intelligenza.
È evidente dalla schiuma alla bocca che traspare dalle poche righe dell’integerrimo uomo politico padanonazionalista la volontà e il desiderio di tornare ai bei tempi in cui i bravi ragazzi coi capelli corti spaccavano la testa ai capelloni come Ramelli e viceversa.
Apprezziamo la sua sincerità. Prendiamo atto del suo invito alla cittadinanza a farsi giustizia da sé, tanto non potranno che rimanere casi isolati, come la vulgata scaligera appunto vuole.
Esortiamo tuttavia chiunque becchi Vittorio Di Dio per strada di limitarsi a fargli una pernacchia, ma proprio solo se ha del fiato che gli avanza.

Il bon ton del razzista

Leggiamo con grande sorpresa un articolo sulla nostra fedelissima L’Arena in cui il degno primo cittadino di questa città dell’amore mercificato accusa uno screanzato presidente di società aeroportuale di maleducazione.
Ora, non è che noi si abbia proprio il buon tempo di andarci a leggere tutte le cazzate che vengono pubblicate dai giornaletti di provincia e certamente ci siamo ben guardati dall’entrare nel merito della questione, che immaginiamo comporterà qualche interesse economico, altrimenti al sindaco di solito se non c’è da fare affari gli frega un cazzo di niente e non perde tempo a rilasciare dichiarazioni ai pennivendoli.
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Agenzia Ansia Aprile 2012

30/04 (ANSIA) – Verona. Aeroporto Catullo, un Atr 700 dell’Air Dolomiti perde una gomma durante il decollo. Il volo è stato cancellato con quella di scorta.

27/04 (ANSIA) – Verona. In Val Borago scoperto un campo di addestramento paramilitare: filo spinato, telecamere, allarmi e un cartello con la scritta Val Borago Militer Camp con uno stemma centrale che ritrae un’aquila e un gladio. Come si poteva immaginare, a parte i numerosi veronesi appassionati di golpismo, c’è chi casca dalle nuvole.

25/04 (ANSIA) – Verona. Anche nella splendida città di Verona come in tutta Italia oggi è il 25 aprile, il tempo è mite e santo del giorno è san Marco evangelista.

23/04 (ANSIA) – Verona. Corruzione, convegno di studio internazionale realizzato da un centro veneto, il Centro di ricerca RISSC, con sede a Vicenza. Tutta la giunta Tosi e i presidenti delle municipalizzate si sono prontamente iscritti: c’è sempre qualcosa da imparare dagli altri.

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