Agenzia Ansia giugno 2015

29/06 (ANSIA) – Verona. Dopo il flop di adesione all’iniziativa “Colazione in via Ponte Pietra…” ideata dal consigliere comunale Katia Forte e dal presidente di Amia Andrea Miglioranzi, il think-tank dell’innovazione commerciale scaligera non si dà per vinto e rilancia con un’ordinanza lampo: «Almeno uno degli esercizi di via Ponte Pietra dovrà cambiare il proprio nome in Tiffany».

28/06 (ANSIA) – Veronella (VR). In fiamme azienda di mangimi per animali. Agec garantisce che il servizio mense non subirà interruzioni.

26/06 (ANSIA) – Verona. Sarà veronese l’ospedale progettato a Medjugorje. I mobili li offrirà il mobilificio Centomo in cambio di un paio di apparizioni della Madonna.

25/06 (ANSIA) – Verona. Bus di profughi in questura. Si apre la porta e scappano. Per rimediare all’inconveniente il comune sta pensando di utilizzare quel vagone che ogni 27 gennaio viene portato in piazza Bra e poi lasciato nel dimenticatoio. Continua a leggere

L’ombroso trenta: rideteci se avete coraggio

Vi siete mai chiesti perché nelle barzellette il popolo faceto ci mette sempre i carabinieri e i pulotti mai?
Si possono riconoscere diverse ragioni a questa sottile forma di discriminazione. Innanzitutto i carabinieri erano veneti in Calabria e siciliani in Veneto, il che è di per sé una situazione potenzialmente comica. Poi bisogna ricordare che i carabinieri portavano un’uniforme carnascialesca coi pennacchi e i cappelloni, buffoneria che ancora un poco si conserva nelle divise e negli atteggiamenti odierni.
Ma la ragione fondamentale al fatto che nessuno racconta barzellette sui celerini, è che non fanno ridere.
L’ombroso ha voluto per sua natura matrigna andare contro corrente, riparare a questa ingiustizia. Il risultato è che, allo stesso modo delle barzellette, il numero che vi proponiamo da portare sulle spiagge del salato mediterraneo non farà ridere nessuno. Per quanto graficamente curato come un bebè, ricco, denso, sgargiante dei molti buoni contributi, c’è venuto fuori come una barzelletta dal finale troppo amaro.
Perché non c’è niente da ridere. Non ha fatto ridere noi, non farà ridere i lettori. E soprattutto non farà ridere i celerini, non solo perché hanno molto meno senso dell’umorismo dei carabinieri, ma anche perché nessuno al mondo si darà la pena di impartire l’ordine di entrare nel nostro covo e sporcarsi le mani coi nostri flaccidi crani di vecchi fannulloni, donne amorali e ragazzini quadrumani. Perciò dovranno aspettare la prossima partita di calcio o il prossimo corteo di sparapetardi per potersi sfogare e sostenere le loro sacrosante ragioni spaccando teste e sparando lacrimoni.
Noi non dimentichiamo il monito pasoliniano che ci esortava a ricordare che i poliziotti sono lavoratori figli di lavoratori. Giusto, però è un fatto che anche i netturbini sono lavoratori figli di lavoratori e se Miglioranzi desse loro l’ordine di eliminare il pattume dandogli fuoco direttamente nei cassonetti, loro si rifiuterebbero di eseguire. Forse.

Numero 30

In questo numero:
– Le avventure del commissario Duevolti, di Alì Tosi
– Questo è il migliore dei mondi, di Quel Brutale Finalmente
– All Cops Are Bellissime, di Fabiana Inculamorti
– Ein Zwei Polizei, di Minali
– Quello che ci siamo imparati al vedere del film Diaz, di Jerry Kalashnikov
– Sicurezza in sicurezza, di El Gefri
– Finito il diluvio, de Il Miserabile Jean
– Quella volta che nacquero, di Johann Tesselberg
– Le recensioni sbirresche di Quel Brutale Finalmente

sempre magnificamente illustrato in ben quattro colori da alcuni sfolgoranti nemici pubblici sfuggiti alle patrie galere.

Circo delle croste, sesta edizione: The Holy Vengeance!

locandina circo delle croste 2015

Come una malattia che non si riesce a debellare, torna la più improbabile serata del divertimento, l’ics fuktor dei poveri!
Attori e attrici, cantanti, mimi, nani e ballerine si cimenteranno nella più sgangherata kermesse che questa città abbia mai saputo mettere in scena.

Come sempre sarà il pubblico a decretare i vincitori, osannandoli e omaggiandoli con lanci di verdura, bombe carta e arguti improperi.
Giudice di tutte le grida, l’infernale, implacabile, indiscutibile macchina brevettata da L’ombroso, il Sigometro®.

Agenzia Ansia maggio 2015

30/05 (ANSIA) – Verona. Anche il santo padre bacchetta il vescovo Zenti per le sue indicazioni di voto alla Lega Nord. Pronta la risposta dell’alto prelato veronese: «Ruspe sul vaticano!».

28/05 (ANSIA) – Verona. Il vescovo interviene a una trasmissione di TeleArena con una telefonata ammonendo in diretta il suo portavoce don Fasani: «Sei un mio prete non puoi parlare male di me così, ti sconfesso!». È proprio vero: non c’è più religione.

27/05 (ANSIA) – Verona. La città donerà una targa alla rockstar Patti Smith. In occasione dei 30 anni dalla data dal primo scudetto dell’Hellas s’è deciso di scegliere VR190585. Garantito l’accesso anche alla ZTL.

26/05 (ANSIA) – Verona. L’Amia intende interrare i contenitori senza però rischiare di trovare reperti sotterranei. In caso li faranno sparire direttamente nei cassonetti interrati. Continua a leggere

Lettera elettorale di un Vescovo padano

Cari Fratelli e sorelle,
Vi scrivo in prossimità delle elezioni non per chiedere il vostro voto per un candidato qualsiasi – che non sarebbe etico e non avrebbe poi tanto senso – ma per uno in particolare. Anzi, per una in particolare. Io sono assolutamente sopra le parti e non voglio certamente influenzare la vostra coscienza, tanto so a che seggio votate e poi facciamo comunque i conti. Io, essendo appunto un Vescovo padano e pastore di anime so bene da che parte sta il lupo e da che parte si fa il formaggio. E da buon cristiano padano vi posso garantire che il formaggio buono lo fa soltanto la mia candidata. E lo so perché di caciotte sue me ne sono pappate un bel po’. Orbene, anche se potete pensare (e chi ve l’ha mai chiesto!) che col vostro voto andate a eleggere coloro che hanno un’interpretazione un po’ personale dello spirito evangelico, devo dirvi che bruciare campi Rom, affondare barconi pieni di migranti e recludere i superstiti in campi di concentramento, possono essere concetti cristiani apparentemente indigesti, ma se gustati assieme a una dolce caciottella alla fine possono essere tranquillamente digeriti. Vi ricordate quando alla messa di Natale ho chiamato all’altare un razzista certificato da tanto di condanna per istigazione all’odio razziale, ecco, voi tutti che avete fatto la santa comunione, vi è forse andata per traverso? Certo che no! Ed è stato per tutti voi un bel santo Natale.
Ecco allora, alle prossime elezioni se volete tenere pulita la nostra amata Padania, se volete passare ancora Natali tranquilli, se volete che i lupi non vengano a rapinare le vostre pompe di benzina, a svaligiare le vostre villette bifamiliari, a stuprare le vostre serve, a spacciare cocaina di scarsa qualità ai vostri rampolli, a controllare le vostre dichiarazioni dei redditi, ecco, mettete da parte inutili scrupoli e votate Ciccia Formaggia, una Padana DOP. E state tranquilli. Garantisco io.

Agenzia Ansia aprile 2015

27/04 (ANSIA) – Fumane (VR). L’Homo Sapiens più antico d’Europa ha 40 mila anni ed è veronese. Grande scalpore per l’iscrizione rupestre rinvenuta nella stessa grotta che pare reciti: “Padroni in caverna nostra”.

27/04 (ANSIA) – Verona. Terremoto in Nepal. Scala Scaligera dei valori. Dai titoli de L’Arena: in primo piano “Terremoto in Nepal, disperso un ventiquattrenne veronese”. In secondo piano “Nepal tra le vittime anche 2 escursionisti italiani”. Dopo le farmacie di turno e cinque pagine di risultati del calcio dilettante “più o meno 3.500 vittime fra la popolazione nepalese”.

27/04 (ANSIA) – Verona. Cimitero verticale: terzo tentativo. Dopo aver ipotizzato Fondo Frugose e Marangona, adesso si vorrebbe costruirlo alla Genovesa. Previsto anche un cimitero orizzontale per fare le parole crociate.

26/04 (ANSIA) – Verona. Ultras dell’Hellas si assentavano dai tafferugli domenicali per emettere multe contro il decoro cittadino. Continua a leggere

L’ombroso ventinove: coloriamo il nostro grigiore

Poiché nel nostro cammino con voi accadde qualcosa di misterioso e imperscrutabile e ci accorgemmo che le vergini e gli innocenti vedevano l’ultimo numero tutto rosso, come il Nilo quand’è immondo, questo segno ci mostrò la via. Capimmo che i più puri del nostro popolo reclamavano di più, di più! E allora comprendemmo che, come tette asciutte alle labbrucce disidratate del bimbo malnutrito, nessuno sforzo da parte nostra sarebbe stato troppo oneroso per darvi quello che i vostri occhi erano ormai pronti a vedere.
Mescolammo il magenta del nostro sangue, il giallo dei nostri fegati, il ciano della nostra bile.
Meraviglia!

Sgranate gli occhi e stropicciateli e poi di nuovo spalancateli a godere quest’altro novissimo numero di L’ombroso. Li vedete anche voi i colori? Allora siate i benvenuti, ancora una volta nostri carissimi ospiti, voi soli per i quali ci smazziamo questa dolce fatica ogni quattro lune.
Venite! Venite donne operose e uomini disoccupati, portate i bambini! Ecco il numero per la famiglia. Formato famiglia, colorato come un regalo di natale, come un arlecchino a carnevale, fuori le trombette! Facciamo la festa alla famiglia!
Eccoci. Nuovi sgargianti brillanti ci abbandoniamo ancora una volta nelle bettole e nei ritrovi di nostra fiducia alla vostra distratta benevolenza. Più accattivanti che mai, portateci a casa, in famiglia, appendeteci nelle camerette dei vostri bambini, perché noi siamo meglio del papa, siamo meglio del mulino bianco, siamo timidi e colorati, siamo saggi, pazzi stracci e soprattutto gratis per voi, maledetti spilorci.

cover-numero-29

in questo numero:

– Viva la f, ma con la F maiuscola!, di Alì Tosi
– L’ombroso ama chi ama la famiglia, di Max Brododidado
– Il male minore, di Fabiana Inculamorti
– Le recensioni inopportune di Quel Brutale Finalmente
– La verità su una triste storia di satira incompresa, di Minali
– Caino vieni qua, di Il Miserabile Jean

e a farla da padrone le iperboliche illustrazioni di un manipolo impavido di amanti della famiglia tradizionale.

Agenzia Ansia marzo 2015

29/03 (ANSIA) – Verona. La Commissione parlamentare antimafia annuncia che arriverà a Verona martedì 31 marzo. Il giorno dopo in Comune sono attesi anche grossi pesci d’aprile.

29/03 (ANSIA) – Venezia. Appurato che l’autore del disastro Germanwings era un depresso e non un terrorista islamico l’assessore Donazzan ha inviato a tutte le scuole del Veneto una circolare che invita i genitori depressi a dissociarsi.

28/03 (ANSIA) – Verona. Tosi: «voglio far tornare alle urne chi non votava più». Vuole costruire un cimitero verticale apposta.

24/03 (ANSIA) – Verona. Porta le paste in parrocchia. Arrestato. «Ho sbagliato, pensavo ci fosse un rave».

23/03 (ANSIA) – Verona. Il ministro Poletti al Vinitaly: «Vedo i segni della ripresa». Era andato via sgommando. Continua a leggere

Due facce della stessa brodaglia

SOPRA-SOTTO

Se apriamo il dizionario, la prima definizione di “lega” dice: “Materiale ottenuto dalla fusione di un metallo cui vengono aggiunti uno o più elementi, in modo che acquisisca proprietà e caratteristiche particolari”.
Ecco, questo si può ben applicare anche alla storia della lega del nord che odiava i terroni e che adesso li blandisce. Alla lega si devono dunque aggiungere altri elementi oltre al federalismo d’accatto e alla secessione a parole perché acquisisca nuove proprietà e miracolosamente continui a galleggiare.
La seconda definizione del dizionario riporta: “Genere, tipo, qualità: gente di bassa lega”. Anche questa aiuta a comprendere il movimento del nord che “mai coi fascisti”.

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