Lettera elettorale di un Vescovo padano

Cari Fratelli e sorelle,
Vi scrivo in prossimità delle elezioni non per chiedere il vostro voto per un candidato qualsiasi – che non sarebbe etico e non avrebbe poi tanto senso – ma per uno in particolare. Anzi, per una in particolare. Io sono assolutamente sopra le parti e non voglio certamente influenzare la vostra coscienza, tanto so a che seggio votate e poi facciamo comunque i conti. Io, essendo appunto un Vescovo padano e pastore di anime so bene da che parte sta il lupo e da che parte si fa il formaggio. E da buon cristiano padano vi posso garantire che il formaggio buono lo fa soltanto la mia candidata. E lo so perché di caciotte sue me ne sono pappate un bel po’. Orbene, anche se potete pensare (e chi ve l’ha mai chiesto!) che col vostro voto andate a eleggere coloro che hanno un’interpretazione un po’ personale dello spirito evangelico, devo dirvi che bruciare campi Rom, affondare barconi pieni di migranti e recludere i superstiti in campi di concentramento, possono essere concetti cristiani apparentemente indigesti, ma se gustati assieme a una dolce caciottella alla fine possono essere tranquillamente digeriti. Vi ricordate quando alla messa di Natale ho chiamato all’altare un razzista certificato da tanto di condanna per istigazione all’odio razziale, ecco, voi tutti che avete fatto la santa comunione, vi è forse andata per traverso? Certo che no! Ed è stato per tutti voi un bel santo Natale.
Ecco allora, alle prossime elezioni se volete tenere pulita la nostra amata Padania, se volete passare ancora Natali tranquilli, se volete che i lupi non vengano a rapinare le vostre pompe di benzina, a svaligiare le vostre villette bifamiliari, a stuprare le vostre serve, a spacciare cocaina di scarsa qualità ai vostri rampolli, a controllare le vostre dichiarazioni dei redditi, ecco, mettete da parte inutili scrupoli e votate Ciccia Formaggia, una Padana DOP. E state tranquilli. Garantisco io.