Agenzia Ansia Novembre 2009


30/11 (ANSIA) – Verona.
La geniale articolista Scrivandra Vaccate scopre alcuni vecchietti che
regalano soldi ai tossici di volto San Luca per paura di ritorsioni.
Per evitare questa imbarazzante situazione di degrado e le eventuali
ritorsioni conseguenti l’arena pubblica l’articolo. Sempre per evitare
ritorsioni l’assessore Montagna decide di chiudere la galleria di volto
San Luca con una cancellata.

29/11 (Ansia) – Verona.
In piazza Bra fine settimana all’insegna del dissenso, sabato 28 ha
manifestato il comitato che si oppone all’inceneritore di pattume e
polmoni di Cà del Bue, domenica gli imperterriti che non vogliono
l’autostrada Poiano-Parona, una bella due giorni che ha visto la
maggior parte dei veronesi protestare contro l’ingorgo in Via Mazzini,
per riuscire a guardare le vetrine.

26/11 (ANSIA) – Verona. Iniziata
in Fiera la manifestazione Job Orienta, presenti gli stand di Polizia,
Esercito, Carabinieri e Guardia di Finanza. Le molte scolaresche
presenti si sono mostrate interessate a vuotare gli zainetti prima di
accedere ai padiglioni militarizzati.

25/11 (ANSIA) – Verona.
Dodici clienti di prostitute multati dai vigili urbani con una multa di
450 euro, e quindici ragazze accompagnate al comando di Via del
Pontiere dalla Polizia Municipale. Dodici clienti multati quindici
ragazze, i conti non tornano e il sindaco vuole vederci chiaro:"Oggi
stesso ho convocato il Comandante Altamura, per delucidazioni". Ha
dichiarato Grugnolo.

25/11 (ANSIA) – Verona.
L’assessore all’ecologia Luca Coletto ha presentato "R.A.P. 2009-
Riciclo Arte Presepi”. Concorso a premi per la realizzazione di presepi
in materiale riciclabile.

Presepi fatti con le
sgauie, forse avremo la speranza di rivedere la statua del cavallo
buttato in discarica qualche settimana fa.

23/11 (ANSIA) – Verona. Anche a Verona i politici sfilano per il test anti-droga, mediante l’analisi del capello.Risultato positivo per tracce di Vinavil, l’assessore Di Dio.Matteo Gelmetti ha ammesso che per lui la polvere bianca tra la folta chioma è solo forfora: «Questo è un problema che mi attanaglia da anni», ha dichiarato.Ciro Maschio non pervenuto.

22/11 (ANSIA) – Verona.
Dopo il clamoroso fallimento dei laboratori segreti  sotto il comune
nell’inventare la vernice antigraffittari per i monumenti, l’inviato DI
DIO a palazzo barbieri, per la difesa dell’arco dei Gavi rilancia una
tecnica  cara ai nostri antenati celtici: il fossato e una muraglia di
rose spinose.

Per la difesa del resto
dei monumenti sarà invece utilizzata una tecnica presa in prestito dai
cugini delle SS: verranno infatti fatti esplodere alcuni ordigni
piazzati in maniera lungimirante sotto tutti i ponti della città  


21/11 (ANSIA) – Verona. Marcia di protesta contro il parcheggio di Piazza Corrubbio, arrivati davanti a Palazzo Barbieri i manifestanti chiedono di parlare con Grugnolo ma il portavoce Bolis comunica che il sindaco è fuori città, come ogni sabato parcheggerà sul marciapiede a Milano in Via Montenapoleone.




16/11 (ANSIA) – Roma. Il leader libico Muammar Gheddafi in occasione del congresso della FAO ha dato un grande ricevimento, domenica sera, in compagnia di tante ragazze italiane. Tutte alte e belle, sono state "reclutate" 200 giovani donne, comprese tra i 18 ed i 35 anni, di almeno un metro e settanta di altezza: sarà anche "di figa" ma pur sempre di fame si tratta. Per la buona riuscita delle serate ha lavorato un’agenzia di hostess cui il colonnello ha promesso "regali libidici".




16/11 (ANSIA) – Verona. Il direttore de “il Giornale” (Refettorio Feltri) e un assiduo intervistato de “il Giornale” (il sindaco Grugnolo) ad un convegno in università moderato da un giornalista de “il Giornale” (Stefano Lorenzetto) tessono le lodi dell’editore de “il Giornale”. Dava un tocco di solennità l’intervento di apertura del MagoGì Galbusera.




16/11 (ANSIA) – Verona. Contestazione degli studenti dell’onda all’incontro in università “Italia rissa continua come se ne esce?” tra Feltri e Grugnolo. «L’incontro è di basso profilo, degno di una locanda» dicono gli studenti. «Eh che cazzo, troppo facile fare i rivoluzionari con quelle barbe del del menga da binladen, in una città dove non ci sono neanche morti di fame per le strade. Complimenti», ha argomentato pacatamente Refettorio Feltri.




15/11 (ANSIA) – Verona.
Gli operatoria dell’AMIA smaltiscono una scultura posta in pieno centro storico, credendola un rifiuto ingombrante.


Paolo Paternoster, presidente degli spazzini assicura: «le Kate Moss di Marc Queen le ho tenute in garage, l’era un pecà butarle via».




14/11 (ANSIA) – Verona.
Per la due giorni "Salento in piazza: colori e sapori del sud" bancarelle da sagra in Piazza Bra e la Biblioteca Civica, visto lo scarso utilizzo culturale, si è trasformata in una trattoria, l’assessore Perbellini ringraziando i commensali si è auspicata che almeno i menu vengano letti dai veronesi.


14/11 (ANSIA) – Bussolengo. Diatriba fratricida sulle nuove telecamere. D’accordo il PD, ma si lamenta: «Con  telecamere migliori ci facevamo anche i reality, così si lascia campo libero allo strapotere di Mediaset».



11/11 (ANSIA) – Verona. Suina in città. Tolta l’acqua dallle acquasantiere in alcune parrocchie. In altre è stata sostituita da acqua in ebollizione secondo le direttive di sterilizzazione dell’OMS.




9/11 (ANSIA) – Verona. Il sindaco Tosi: «In ufficio ho messo il Papa e sopra il Papa il crocifisso, perché questi sono i simboli dei valori in cui profondamente credo». Sulla croce un rom.




4/11 (ANSIA) – Cologna Veneta. Scaricati da un camion su una rotonda vicino a Cologna Veneta i pali di fondazione del Dal Molin. Il comune chiede l’intervento della Nato. Soddisfazione tra i magnagati.




4/11 (ANSIA) – Verona. Multata l’auto di Venturi in piazza erbe. La maledizione dell’Ape si è abbattuta sul presidente della V circ. Unico multato tra i suoi colleghi che avevano parcheggiato negli stalli riservati ai taxi in piazza erbe, dichiara:
«È una congiura contro i ggiovani».




It’s Jesus time!

 
  

"Cristo, s’è fatto tardi!" – oppure – "Gesù, come vola il tempo!". Che belle espressioni… e quanto saranno vere nel momento in cui tutte le nostre scuole avranno appeso alla parete il Cristorologio, la risposta veronese alla mamme finlandesi e ai giudici europei che vogliono togliere il crocifisso dalle aule. Vorremo proprio vedere se avranno il coraggio di vietare nelle nostre scuole anche un innocente orologio da parete. Il nuovo Cristolorologio è frutto dell’ingegno padano cristiano di un’équipe (anzi, un squadròn) di alcuni artigiani di Mazzantica con il patrocinio del comune di Oppeano, dell’assessorato alla cultura della provincia di Verona, della regione Veneto, dell’associazione “principe Eugenio”, della fondazione “Moretto torna a casa tua” e di altre associazioni padano cattoliche moderate come Ludwig, “Comitato benefico del bacanàl del gnoco” eccetera. Continua a leggere

Lampi di genio su Veronda

Fabio, un uomo solo al comando

Sui grandi dubbi che attanagliano l’amministrazione, e cioè se ci sia ancora un buco dove infilare del cemento o tirare delle strisce (blu, gialle, bianche…) e accontentare i compagni di merende – sempre per il bene di tutti, s’intende – si proietta una luce giovane che illumina e riscalda. Arriva la creatività di un sognatore: Fabio "io i giovani li capisco perché sono uno di loro" Venturi.
Fabio, prima "patria o morte" convinto ora "Roma ladrona" convinto, ha idee chiare e convinte: questa città sta morendo perché non ci sono più tavoli sopra cui ballare le cover degli 883. Questa città è sorda al disperato grido del popolo degli spritz, discriminato solamente perché vuole che la vita sia più fun e meno tieffe. Fabio è il loro portavoce abbronzato, che presiede in camicia attillata la quinta circoscrizione.
Basta tristezza, è ora di happy hour, sembra dire ammiccante alle cariatidi incapaci di pensare un futuro finalmente ricco di cocktails. Continua a leggere

Lo spaccio delle miserie

No, parché l’è ora de finirla de dir che Verona l’è ‘na cità rasista.
E infatti hanno ragione i veronesi che si lamentano di come i media trattano la città. Perché devono sempre dare un’immagine così negativa della terra dell’amore? Invidia? Perché a noi Giovanni Rana ci fa i tortellini col cioccolato e agli altri niente? Perché abbiamo lo spaccio della Melegatti e quello della Vicenzi e quello di Calzedonia e per gli alterna il Blu Distribuscion? Perché abbiamo in comune il primo condannato per la violazione della legge Mancino? È perché abbiamo in carica l’unico sindaco condannato d’Italia? O perché BingoBongo Obama è venuto a scolarsi una bottiglia di Amarone? Continua a leggere

L’ombroso nove: un numero futuribile

Su suggerimento dell’alieno di Camacici, abbiamo visto chiaramente cosa ci aspetta nel futuro: scansatevi Nostradami e cartomanti, che dobbiamo andare all’appuntamento con il progresso. Ma poiché un poco ci piace lasciarvi nel mistero e nella libertà, a voi la possibilità di scegliere tra la versione ottimista e quella pessimista:

Scarica il PDF Ottimista

Scarica la prima pagina di L’ibero e il poster Fisting Verona!

Ebbene, avete scelto? Continua a leggere

Il circo delle croste, pu-ppu-ppi-dù

Venerdì 16 ottobre, all’imbrunire, al circolo Kroen di Villafranca si fa il botto: in una sola sera si festeggiano il secondo compleanno de L’ombroso e il centenario della morte di Cesare.
Avrà infatti luogo "Il circo delle croste", primo talent-shock inaudito e inaumano.
Sul palco si esibiranno in numeri funambolici artistoidi di diversa foggia, età e paese di provenienza, tutte e tutti con evidenti problemi che però quella sera si lasceranno alla spalle per dare vita ad una ricca parata di freaks. Continua a leggere

La solita minestra di ratto

I fascisti del futuro, hanno un bel sudare a nascondere il passato.


Per non apparire subito quello che sono (tutto a suo tempo) confondono le acque e si detergono lo sporco incrostato, facendo abluzioni in rivoli di fogna come fossero terme.
Così improbabilmente depurati, raccontano oggi per l’ennesima volta la parabola dello stivale che schiaccia la testa ad un uomo, facendola passare per una bella storia di commovente eroismo. Nella quale identificarsi per creare un senso di appartenenza fetuso, dove l’individuo è roba vile, vale solo star infrattati nel mucchio per sentirsi veri uomini valorosi. Continua a leggere

La vera storia del Principe Ugenio – II parte

(continua dal primo capitolo la Vera Istoria della Prinz di Ugenio, da Ugo Sau raccolta nel cestino della carta straccia e da egli stesso dettata alla Madonna Incoronata di San Lopette in seguito alla conquista di Paperopoli e da questa riportata per infilo e per insegno nell’apparizione a Natalino Otto, vero ultimo discendente d’Absburgo per parte di asino)

Era infatti quello il periodo in cui l’infedele turco si dedicava con vigore rinovellato da successi militari alla sua principale occupazione, ovvero l’islamizzazione e l’espianto dei popoli. Egli solo, faro della Cristianità e unico vero esempio dell’ideale del Sacro Romano Imperò, pel quale percepiva di buon grado uno stipendiucolo inadatto per certo alla sua grande missione, s’oppose col petto e’l crine all’avanzata del Suddetto in Uropa, ricacciando sdegnato le porzioni di carne di cristiano che gli venivano offerte da mezzinegri in chioschi illegali per la via. Continua a leggere

Marcellino, il postino del risino

Dopo una capatina a Casapound Roma, sede centrale di tutte le baggianate storiche del nuovo millennio, il portalettere della mafia fa una sosta anche a Verona.

E non basta una sala comunale o la Gran Guardia, per lui e i suoi diari ci vuole una vetrina nazionale.
Per questo Marcellino il postino si ferma a Risitaly, che da risibile sagra del risotto col tastasal si è trasformata nella più grande kermesse italiana della satira di regime. Specchio di un paese, direbbero i soliti tromboni di “Repubblica”. Continua a leggere

Un errore madornale

«Un’opera chiaramente blasfema»
L’Arena, 18/09/09

Verona. Il quadro che ritrae la Madonna con in grembo Adolf Hitler fa inorridire Flavio Tosi, sindaco di Verona, città in cui il dipinto è esposto. «È un’opera chiaramente blasfema, in quel quadro non c’è niente di artistico e di bello: se dipendesse da me, farei coprire quel dipinto», ha detto stamane Tosi. «In questo modo l’autore – ha aggiunto – ha esattamente ottenuto il risultato che si era prefisso, cercando provocatoriamente pubblicità proprio attraverso l’offesa alla religione cristiana. Chi ha organizzato la manifestazione, un privato, non la Fiera di Verona, non avrebbe dovuto permettere l’esposizione dell’opera». «Non so – ha concluso il sindaco – se il suo inserimento nella mostra sia dovuto a un mancato controllo preventivo o a un errore madornale. Il Comune, comunque, ha semplicemente dato il suo patrocinio a questa manifestazione come a tutte le altre ospitate in Fiera e non ha alcuna possibilità di fare da filtro».