Ma quale memoria?

Mentre sfrigola ancora la notizia di un clero omertoso nei confronti delle ventennali voglie di giovani carni da parte di alcuni suoi dipendenti scaligeri, mentre prosegue sui giornalini di parrocchia veronesi la beatificazione degli agnelli di Casapound che «hanno l’entusiasmo dell’età e il valore delle idee in cui credono» da parte di orianefallaci locali, mentre ancora ci si interroga sull’ondata inconsulta e irrazionale di violenza riversatasi sulla città che non ci si capacita proprio da dove provenga  né chi la fomenti, eccoci giunti alle celebrazioni per la Giornata della Memoria, ricorrenza della liberazione dal campo di sterminio di Auschwitz del 27 gennaio 1945.
Una cosa che al veronese medio interessa meno di una gnocca vestita e senza tette al motorshow seduta su un vecchio ciao piaggio ma che bisogna per forza fare sennò sai le polemiche.
Allora, in pompa magna e in Gran Guardia, il Comune e il suo sindaco si apprestano a celebrare  gli ex deportati sopravvissuti ai campi di sterminio. Poi si va al cimitero Ebraico dove si terrà una cerimonia "commemorativa con deposizione di una corona al Monumento agli Ebrei deportati da Verona".
Tutto questo martedì 27 gennaio.
E sabato 31 gennaio, cosa succede? Continua a leggere

Capa Tosta riapre la caccia

Capa Tosta: assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro del Veneto, con giusta delega anche alla Caccia, tuona da un comunicato dopo l’esplosione della bombacarta a Casapound.
«Non vorrei fosse l’epilogo della manifestazione dell’estrema sinistra che si è tenuta contro Casapound e il Blocco Studentesco sabato scorso, a Verona», lasciando intendere che nel presidio di sabato di una cinquantina di giovani e sbarbati studenti delle superiori possa nascondersi qualche bombacartarolo. Continua a leggere

L’ombroso cinque: qultura?

La qultura ti fa paura? A noi ci fa una pippa.
Viva la vita ebete e spensierata, l’ignioranza è forza.

La notte di natale nasce il nuovo L’ombroso, un numero speciale senza inutili congiuntivi.
Scova poi il cartaceo negli anfratti della città scaligera, tra il bue e l’asinello.



Dagli zotici pendii del colle ombroso rotolano a valle per voi una valanga di amenità et facezie quali:

– peni di gesso e crocifissi di stuzzicadenti
– un’ansia per l’anno nuovo firmata monsignor Hunter
– il presepio vivente di Ciro Muschio
– l’iniorante lettera di santa lussia di Kevìn Bonetto
– le rutilanti recensioni dell’anarchico Fufi
– l’acre & acrilico editoriale di Max Brododidado
– la polare trasferta (su una polar) di Silvio Fato
– nuove, biascicanti illuminazioni by Chicco Kossiga
– craniology: il tuo cranio, la mia cornucopia
– 5 prove dell’esistenza di Dio

scarica l’ombroso numero cinque

e in regalo:

SCHWEEEEEEEINNNNNFILET contro un’acerrima rivale gattara.
– il calendario 2009 del monaco dall’oltretomba!

Agenzia ANSIA

Fresco acquisto della nostra redazione, Mons. Hunter è il nuovo addetto stampa de L’ombroso. Un Bolis di notizie.
Per valorizzare le sue incredibili doti giornalistiche abbiamo dovuto creare un mezzo adatto a lanciarle nell’etere.
Inauguriamo perciò Agenzia Ansia, un’agenzia stampa da paura.

Un box dedicato qui sulla colonna di destra, periodicamente aggiornato con le migliori notizie, sapientemente selezionate da Mons. Hunter e i suoi collaboratori. I fatti, le dichiarazioni, i pettegolezzi. Tutto è monitorato con quel tocco di Ansia che non guasta.
Non lasciatevela sfuggire: in questo mare in tempesta, Agenzia Ansia è un’Arca che affonda.

E quanto ci costa un giornalista di siffatto livello?
Solo 110.000 euro l’anno.
100.000 euro in meno del portavoce del comune di Verona.
È la crisi, baby.

L’ombroso quattro: paura, eh?

Esce L’ombroso numero quattro, il primo e unico periodico cimiteriale che condensa la paura.

Per i puri di cuore in allegato, come sempre, Schweinfilet.

E in più per voi:

Lontani dai lampioni!
Inaugurata la sezione propaganda: scarica l’adesivo ombroso e attaccalo nei punti più oscuri.
Se hai voglia di flirtare con gli infiltrati abbiamo anche il novissimo kit adesivo studentesco: scaricalo subito, Francesco! 

Pace, amore e campi rom


"Assalta insieme a noi,
viva viva i nostri eroi,
via i rom, no all’integrazion"
(dal cartone animato Boss e Sebastien,

TelePadania, ore 15)

Bande di leghisti si aggirano per i nostri territori, assaltando campi Sinti e Rom?
Invadono campi da calcio di squadre avversarie?
Si improvvisano detective privati armati di telefonino vagando per la città al suono del Rondò veneziano, per alla fine devastare un’osteria?
I loro padroni hanno allentato il guinzaglio e pensano a trafori, aziende municipalizzate, insomma ai schei?

BASTA!

Non riusciamo più a sentirci sicuri nelle nostre città.
Non siamo più liberi a casa nostra, siamo stufi di incontrarli in giro senza museruola, privi di vaccino antirabbico.

Cittadini, all’erta!

Attenti alle scritte sui muri. Attenti ai campanelli segnati col pennarello.
Ma soprattutto, donne, attente a non mettervi un fazzoletto sulla testa, che fa troppo islamico e poi finite al CPT.

Per aiutarvi riportiamo questa tabella esplicativa della simbologia leghista con una piccola didascalia
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I Capolavori di Flego a Verona

Dopo il dietrofront di monsieur Loyette directeur del Louvre il comune ha già pensato a come riparare al danno: nelle sale della Gran Guardia verranno esposti i migliori disegni prodotti da Enzo Flego durante le riunioni della Giunta comunale.




Le opere sono delle toccanti immagini della nostra storia recente impresse lucidamente su fogli A4 con vividi pennarelli. Appena Goldin ha visto il materiale ha immediatamente scatenato la macchina organizzativa di Linea d’Ombra per procedere con la promozione dell’evento, che potrebbe trasformare Verona in sede della nuova avanguardia definita come "infantilista".
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La fattoria degli animaletti

dal nostro inviato Sergio Spuri

Mercoledì 14 maggio, nel prestigioso edificio, non a caso chiamato Gran GUARDIA, della fattoria veronese, s’è svolta una conferenza, organizzata dai Giovani Cuccioli Veronesi e dal Fattore, che aveva lo scopo di stabilire se i nostrani cani da guardia della democrazia siano liberi di abbaiare al potere o se invece siano da esso addomesticati. Domanda retorica, come ha sottolineato qualcuno, ma è stato ancora più esilarante che a dibatterne siano stati i cani da guardia stessi… Un po’ come se, in un processo, gli imputati fossero liberi di giudicarsi o, esagerando, come se i giornalisti veronesi animassero una conferenza dal titolo “Libertà di stampa o notizia addomesticata?”.

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Pasque lombrosiane

 
 
 
Anche questo 25 aprile il comune di Verona – assieme alla crema dell’integralismo cattolico – festeggia in ritardo il carnevale promuovendo e finanziando le divertenti pasque veronesi.

Ci sovviene alla memoria che la data avrebbe probabilmente più nobili natali e sarebbero ben altre le cose da festeggiare, ad esempio i calci nel culo presi dai nazi-fascisti e la liberazione dalla loro appestante presenza. Con il nome di "pasque veronesi" da anni si rivisitano a fini politici gli scontri avvenuti in città all’arrivo delle pericolose idee di progresso veicolate dal profanatore di religioni cattoliche nonché giacobino Napoleone Bonaparte (grazie al quale ci siamo liberati da quei mangia ostriche e polenta a ufo dei veneziani). Continua a leggere