11 thoughts on “Numero Tre: Basta con la Lega

  1. Il seme del turboleghismo sparso con l’ultimo numero dell’ombroso comincia a dare i suoi frutti.
    Come sempre, in quest’ultimo periodo, mi sento superato dalla realtà. A volte vorrei essere Sergio Mantovanelli.

  2. da L’Arena di oggi Mercoledì 06/08/08
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    Lettere dei lettori

    CLANDESTINI/2 Le parole della Lega

    La notizia pubblicata domenica secondo la quale il sindaco Tosi non solo avrebbe dato la disponibilità per la creazione di un centro per clandestini ma tra le ipotesi più probabili vi sarebbe Boscomantico mi ha lasciato letteralmente di sasso. Mi auguro, come è accaduto ad Abano Terme, che “i locali albergatori, commercian-
    ti ed esponenti della Lega Nord” si scaglino contro la proposta. Quel che è certo è che nè io, nè i miei familiari, nè tutti gli amici che ieri e oggi dopo aver letto la notizia ho interpellato, voterano più Lega Nord. E siamo parecchie decine. Mi ero avvicinato alla Lega per le sue idee: Fora i teroni dal Veneto, Roma ladrona, il Veneto ai Veneti, teniamoci le nostre tasse e quel tanto di sano razzismo che, di questi tempi, non guasta. avevo apprezzato le prime iniziative di Tosi: via i venditori abusivi negri dal centro storico, panchine con le “gobbe” per impedire agli extracomunitari di trasformarle in letti ma, soprattutto, avevo apprezzato lo sgombero di Boscomantico dai rom nonostante le pretese di preti e volontariato. E devo leggere sul giornale che a Boscomantico bivaccheranno, anche per diciotto mesi, trecento clandestini alla volta! Devo pensare che era meglio Zanotto che aveva creato un piccolo villaggio per qua
    ranta famiglie zingare e lo faceva controllare giorno e notte. Le scuse sono le solite di stampo vetero-democristiano. “Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”, proclama il sottosegretario Giorgetti e il sindaco, per tranquillizzare i cittadini, dichiara che il centro è un vero e proprio carcere non diverso da quello di Montorio. Da quando è al potere la Lega si è progressivamente svirilizzata e i proclami di una volta sono sempre più parole, parole, parole. Sergio Mantovanelli VERONA

    Non è che.. ?
    Mh?

  3. Mi dicono che il Tosi Flavio, qualche sera fa, alla Tv (“il rosso e il nero”) avrebbe deprecato l’usanza, ovviamente islamica, della preghiera in ginocchio sulla nuda terra (o sull’asfalto). Questo signor Tosi ignora l’altrettale pratica cattolica, e non ricorda i famosi versi del pascoliano Aquilone:
    A uno a uno tutti vi ravviso,
    o miei compagni! e te, sì, che abbandoni
    su l’omero il pallor muto del viso.

    Sì: dissi sopra te l’orazïoni,
    e piansi: eppur, felice te che al vento
    non vedesti cader che gli aquiloni!

    Tu eri tutto bianco, io mi rammento.
    solo avevi del rosso nei ginocchi,
    per quel nostro pregar sul pavimento.

    Padanamente, il Tosi ignora anche il detto (e il fatto!) tutto veronese: “andar xenocioni a la Corona”.Le/gli oranti salivano da Peri su su fino al santuario di Spiazzi, facendo a uno a uno gli scalini in ginocchio. I più devoti e bisognosi, con un chicco di riso sotto al ginocchio. Ma perché il Tosi, prima di spararle grosse e sbagliate, non si fa un’iniezione di trans-cultura? Qualcuno può aiutarlo? Vi legge?

  4. sempre i nostri complimenti,
    ma invece dell’auguriaro
    perchè non farla dal merda al ca’ di david?

  5. L’indignazione di Tosi

    “Puniremo immediatamente quei vandali che hanno osato scolpire stelle di Davide sotto le svastiche”, ha dichiarato il sindaco di Verona.

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