Agenzia Ansia Giugno 2013

28/06 (ANSIA) – Verona. Un brindisi ben augurale a tutta la stampa veronese dal direttivo di Assostampa di cui è segretario Alessandra Vaccari al centro accrediti della Fiera, la nuova sede dell’associazione. Il presidente della Fiera, Ettore Riello, ha concesso la sede a titolo gratuito. Il sindaco Flavio Tosi ha sottolineato l’importanza di una stampa non assoggettata e libera a garanzia della democrazia. Alla fine della manifestazione sono state consegnate ai giornalisti le notizie da dare la prossima settimana.

27/06 (ANSIA) – Boscochiesanuova (VR). Sette dipendenti della Comunità montana della Lessinia denunciati per assenteismo. «Eravamo da Biancaneve», si sono giustificati. Ma la scusa non ha convinto gli inquirenti del comando carabinieri di Verona.

26/06 (ANSIA) – Verona. Un articolo de “La Stampa” di Torino coinvolge il sindaco in un quadro opaco. Tosi replica: «Io con massoneria e ‘ndrangheta? Come accostarmi al mostro di Firenze… Ora però vi saluto che ho un appuntamento con alcuni compagni di merende».

25/06 (ANSIA) – Verona. Anche a Verona febbre da Confederations Cup: arriva in città l’incursore brasiliano del Mato Grosso, Marcelo Mato de Uzelho. Sembra che l’acquisto sia stato caldeggiato dal sindaco.

12/06 (ANSIA) – Legnago (VR). Sulla pagina ufficiale facebook della sezione della Lega di Legnago un commento a un’iniziativa del ministro Cecile Kyenge: «Va a fare il ministro in Congo! Ebete». Il Presidente Zaia precisa che in Veneto “ebete” non è un insulto ma vuol dire “ingenuo”. Alcuni giornali congolesi hanno definito Zaia “conglione”, che in congolese non è un insulto significa “abitante della Padania”.

Continua a leggere

L’ombroso ventitre: un numero cucù

Chi ha sempre pensato che questa fosse una città avara di motti riottosi e incline a tifare per laidi profittatori s’ha da ricredere. Spulciando nel corso della storia locale affiorano fiotti di rivolta, ne è la testimonianza questo numero del giornale che raccoglie le ricerche documentate dai nostri reparti storiografici. Indi per cui – forti di questa tradizione finora sconosciuta fatta di barbe, birbe e sbroccate – esortiamo il popolo a prendere coscienza che c’è sempre stata vita oltre lo spritz in piazza Erbe e ad agire di conseguenza.
Per smuovere la matrice del reale lanciamo nell’aere, come pollini a primavera, operazioni di allegro situazionismo, sperando che attecchiscan.
Noi, se serve, siamo qua.

numero_23_bassa

in questo numero:

– Fuck the system, di Minali
– Laguna di Veronda, di Epigono L. e Fra Casso
– La Ztl dei sensi, di Lord Scoppiafica
– Controllo Unificato Libertà Ordinaria, di Barnauta e von Cacchien
– Le prove della presenza di barbe nella storia della città di Veronda

il tutto molto disegnato, che siamo stanchi di vergare fogli, che scripta manent ma chissà se ve li meritate.

Agenzia Ansia Maggio 2013

28/05 (ANSIA) – Cavalo-Fumane (VR). Trovati in Valpolicella dei reperti di epoca etrusca, anfore e vasi risalenti alla popolazione centroitalica. Gli archeologi sospettano che la scritta “Fora i teroni dal Veneto” sia di epoca più recente.

20/05 (ANSIA) – Verona. Grande spettacolo in Arena per festeggiare i 110 anni dell’Hellas Verona FC. Polemica per la presenza di nazi band locali durante la serata. Il sindaco tranquillizza i cittadini: «Niente paura. La sicurezza notturna per le strade verrà comunque garantita dai ragazzi di Casapound». Quelli stonati.

18/05 (ANSIA) – Verona. La squadra dell’Hellas Verona conquista la promozione nella massima divisione del campionato di calcio,  i media locali anticipano che non ci saranno più notizie degne di nota per almeno un mese.

15/05 (ANSIA) – Verona. Da un’indagine territoriale risulta che tre famiglie su quattro sono costrette a tagliare le spese. L’altra invece aumenta considerevolmente la bolletta del gas. Ma non la pagherà. Booom!

14/05 (ANSIA) – Verona. Nel 2015, nell’area Biasi, sorgerà il complesso dell’Ikea. Fa parte dei progetti di riqualificazione urbanistica di Verona Sud previsti dal comune. Bei tempi quando il sindaco Tosi voleva trasformare l’area in un quartiere a luci rosse.

Continua a leggere

Semo… sul binario giusto

gasdiapearaÈ così che funziona, è una questione di accettazione. Se don Mazzi si scopasse vostra zia neppure ve ne accorgereste, ma continuereste imperterriti a lanciare messaggi di pace: «Cristo, anche i pastori fanno il loro lavoro»… eccome! Ed è proprio così che si apre, senza tanti fronzoli, il FestivalHellasMotoraduno in Arena per i 110 anni dell’Hellas, una celebrazione binaria alla quale avrete sicuramente partecipato entusiasti pure voi.
La sera del 20 maggio 13 mila spettatori hanno potuto assistere dal vivo ad uno spettacolo che ha unito sport e storia, musica e demenza. Sul tracciato del binario, la serata è stata presentata da Francesca Cheyenne e Mauro Micheloni, prodigatisi in alcuni memorabili love bugs (Lui: lo sai che ti ho sempre amata? Lei: preferisco il metadone) che hanno mandato in visibilio il pubblico e fatto generare spontaneamente una domanda ingenua: perché?
Continua a leggere

Totò Diddio e la carta d’indirindintà

etiopiaDi Dio su facebook ci spiega perché chiede le dimissioni del ministro delle pari opportunità. L’Arena ci fa pure l’articolo riportando le dichiarazioni di Vittorio: «La Kyenge, infatti, giurando fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione e di esercitare le sue funzioni nell’interesse esclusivo della nazione, non poteva affermare subito dopo di non essere interamente italiana. Questa affermazione è incompatibile con il giuramento». E prosegue: «Il Ministro Kyenge ha dichiarato “Sono italo-congolese e tengo a sottolinearlo perché appartengo a due culture, a due Paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana”. Credo pertanto», continua Di Dio, «che sia evidente la chiara incompatibilità costituzionale e politica nell’affidare un ministero a un cittadino che non si riconosce nell’identità italiana nella sua integralità». Una trentina i “mi piace” al post di Di Dio, tra cui quello del direttore generale (sospeso) di Atv Stefano Zaninelli, e Marcello Ruffo…».
Grande Vittorio, sei bravo quando ci spieghi che diffidi di coloro che «non si riconoscono nell’identità italiana nella sua integrità». Ma qualcuno potrebbe farti presente che tu sei sempre stato a fianco della truppa dei padani, i secessionisti, quelli che si puliscono il culo col tricolore, quelli del dio Po. E magari non sei nemmeno molto coerente a non prendertela con la ministra Josepha Idem, che è italo/tedesca. Un consiglio Vittorio, dì chiaro e tondo che ti stanno sul cazzo i negri che fai più bella figura e vedrai i “mi piace” su fb… come se piovesse!

L’amore non ha confini

Noi in tutta questa faccenda dei due marò non ci abbiamo capito molto.
Però quello che ci sentiamo di dire, in piena coscienza, è che a vederli così, nelle foto, con quell’aria sbarazzina da Fabrizi Corona, ci sembrano proprio due bei giovani che non vogliono fare del male a nessuno.
E infatti a difendere la loro libertà stanno intervenendo e si stanno mobilitando trasversalmente in tutto il paese quanti hanno a cuore la giustizia e la libertà. E noi tra questi.
Perché è vero che esiste una tradizione, un sistema di valori da difendere e da preservare, però, da uomini liberi, noi vogliamo affermare semplicemente che se due persone si vogliono bene, perché bisogna creare loro tutte queste difficoltà?
È mai possibile che una coppia di onesti lavoratori, di giovani pieni di entusiasmo e anche di competenze e magari persino talenti, una giovane coppia che si ama, quale che sia il loro sesso e la loro religione, il loro aspetto e le loro convinzioni, se si amano e se non fanno del male a nessuno, perché non si permette loro di sposarsi in Italia? Perché li si costringe a improbabili fughe d’amore in paesi esotici infidi e patogeni per la delicata fisiologia occidentale, paesi oscurantisti dove se scoprono le troppo tenere effusioni tra i due piccioncini sono capaci di darli in pasto ai maiali dopo averli torturati nelle pubbliche piazze?
Noi ci uniamo al coro nazionale e ci rivolgiamo alla illuminata e lungimirante classe politica italiana tutta, affinché spenda ogni mezzo per strappare i due marò alle grinfie degli Indiani, così che i nostri ragazzi possano alla fine, come in un bel romanzo d’appendice, tornare in Italia a coronare il loro sogno d’amore.
per_mare_e_per_terra

Agenzia Ansia Aprile 2013

29/04 (Ansia) – Verona. “Primo maggio, festeggio lavorando”. I negozi del centro città resteranno quasi tutti aperti. I dipendenti: «Siamo abituati, non è un problema, festeggiamo così. Per la prossima Pasqua pensavamo di crocifiggerci».

25/04 (Ansia) – Verona. Nella giornata dedicata alla Liberazione, corteo di veicoli e divise d’epoca lungo le vie della città: 150 mezzi e 450 figuranti. Polemica per la presenza di divise naziste. Ehi, ma quelli non erano attori!

16/04 (Ansia) – Verona. Il primo cittadino si è recato in visita alla multinazionale farmaceutica Aptuit, recentemente nel mirino delle proteste degli animalisti. «L’azienda cerca soluzioni per malattie gravissime. È obbligo di legge testare nuovi farmaci sugli animali», ha dichiarato il sindaco prima di consegnarsi nelle mani del personale dei laboratori di ricerca.

16/04 (Ansia) – Milano. Pubblicato per quelli della Mondodori «Il male ero io» di Pietro Maso. Don Guido Todeschini, che ha seguito il ragazzo nel cammino di espiazione, chiosa nella prefazione: «Adesso ti si apre davanti una nuova vita: la carriera di scrittore. Sono certo che i tuoi genitori, da lassù, ti benedicono e ne vanno certamente orgogliosi».

16/04 (Ansia) – Milano. Dopo 22 anni di reclusione per l’omicidio dei genitori Pietro Maso è tornato in libertà e si è chiuso in casa con la moglie. Auguri e figli maschi.

15/04 (Ansia) – Verona. Annunciato concerto benefico di Al Bano sul palco del Filarmonico a favore dell’Abeo. I piccoli malati avranno un posto in prima fila. Un altro caso di violenza su minori.

Continua a leggere

L’ombroso ventidue: un numero dove l’influenza gozzigena costituisce il primo stadio del cretinogma

Le rilevazioni facciali non raccontano balle, abbiamo utilizzato i più precisi ritrovati della scienza antropometrica: il diametro bizigomatico, il diametro bigoniaco, il diametro naso-mentoniero e infine il diametro naso-sottonasale.
È dura da mandar giù ma le misurazioni parlano chiaro. Da nostri inconfutabili studi, che affondano i propri parametri valutativi sul metodo positivistico e sulla teoria materialista ereditati dal rigore scientifico della scuola lombrosiana, ne abbiamo tratto quanto segue: il problema del nostro deplorevole status cittadino sta in una predisposizione ereditaria alla degenerazione.
Leggere i trattati di Cesare Lombroso che hanno solcato la storia dell’antropologia quantitativa – come «Sull’abuso dello spaccio dei purganti, dei cataplasmi e delle mignatte», «La paralisi progressiva degli alienati dipende da generazione adiposa delle cellule cerebrali?» o «La ruga del cretino e l’anomalia del cuoio capelluto» – e trovarvi ineccepibili segni dell’attuale crisi di “indice cranico” locale avvalora il nostro più che giustificato dubbio.
Ma quali sarebbero le cause di questa malformazione intellettiva congenita? Qui s’apre il dibattito.
Abbiamo almanaccato e azzardato, leggeteci.

numero-22-bassa

in questo numero:

– I miasmi perniciosi di questa remota provincia
– Un maleficio oppure onde radio?, di Minali
– Uai onli aidiots in dis taun?, di El Gefri
– Capecchi, di Il Miserabile Jean
– Conte Vlad Mandorlino, di Silvio Fato
– De viribus illustris, di Alì Tosi
– Avena in love, di Quel Brutale Finalmente

il tutto millimetricamente rigato da illustrazioni affette da prognatismo.