Agenzia Ansia Febbraio 2012

28/02 (ANSIA) – Verona. Vittorio di Dio lancia un appello per la cura dell´anfiteatro: «Un pool di imprenditori adottino l’Arena». Risponde Paolo Biasi: «Io l’Arena l’ho già comprata da tempo».

24/02 (ANSIA) – Verona. Condannato per aver picchiato un tunisino Arben Asik, bodyguard kosovaro che presenziava, assieme all’assessore al commercio e al comandante dei vigili, alle riunioni in Comune sui problemi della sicurezza a Veronetta. Agli arresti domiciliari anche il socio di Asik, il vigile Pietro Giaquinto, già premiato dalla Regione Veneto per notevole spirito investigativo e abilità professionali. I due organizzavano estorsioni ai danni dei titolari di alcuni bar della città. Per farsi perdonare da un assessore che era a conoscenza del tutto, fornivano al politico escort di alto bordo (… continua). Scusate, era un sequel di Adieu Pearà, queste cose non succedono a Verona.

23/02 (ANSIA) – Verona. Stretta del Comune sull´apertura di nuove attività di vendita e somministrazione di kebab e altri “prodotti etnici”. L’assessore al commercio Enrico Corsi non ha specificato se il caffè rientra nella nuova ordinanza comunale.

23/02 (ANSIA) – Verona. Inaugurato un anno fa, il poligono di Forte Azzano è costretto a cessare l´attività perché i proiettili arrivavano alle case vicine. Al via gli espropri delle abitazioni.

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Agenzia Ansia Gennaio 2012

31/01 (ANSIA) – Verona. Botte al tifoso bresciano durante una carica, si valuta la disposizione degli agenti in stazione. È ufficiale, il ragazzo si è ripetutamente scaraventato sui manganelli degli ignari agenti.

30/01 (ANSIA) – Verona. Banchetto dei militanti di estrema destra davanti al vagone della Shoah. Tosi: «coincidenza poco opportuna, faremo in modo che non si ripeta». L’anno prossimo sarà negata l’autorizzazione alla presenza del carro.

29/01 (ANSIA) – Verona. Nei ragazzini lo smog provoca un aumento del 14% dell’incidenza dell’asma. Palazzo Barbieri: «Vieteremo di avere età inferiori ai sedici anni».

28/01 (ANSIA) – Verona. Continua a proclamarsi innocente Claudio Pellegrini, reo di aver picchiato insieme ad altri valorosi quattro persone nel 2009 in piazza Viviani dopo aver cantato cori razzisti: «Io non c’entro, sono sempre stato stonato».

27/01 (ANSIA) – Verona. Durante la “Giornata della memoria” Forza Nuova manifesta vicino al vagone della Shoah. Proteste dei visitatori, gli ex deportati si rivolgono al Comune. Che ammette: i butei si sono sbagliati, pensavano fosse il treno per andare in trasferta a Varese con Flavio.

27/01 (ANSIA) – Verona. Amnesia del sindaco, nella giornata della Memoria: «I disegni di sterminio che oggi ci appaiono mostruosi vennero approvati da milioni di persone», dimenticando le proprie iniziative intraprese qualche anno fa contro i Rom.

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Non hai vinto. Ritenta, sarai più fortunato.

L’art director, cioè il direttore marketing, sì, insomma il pataccaro di CasaPound cominciano a girargli i testicoli vorticosamente perché non è mica possibile che ogni volta che sul campanello ci mettono il nome di un intellettuale si sollevi un vespaio di polemiche. Cazzo, sono solo nomi. Da quando anche gli eredi Pound li hanno diffidati dall’usare il nome del poeta pazzo per vendere la loro paccottiglia (usare Pound per la casa dei bastonatori sarebbe come intitolare a Leopardi un circolo di onanisti. Cioè a dire che non basta tirarsi una pugnetta per essere poeti).
Ci avevano provato con Bianciardi. Con Bianciardi? E perché non con Pasolini allora? Ma è che Bianciardi parlava troppo chiaro per i loro gusti. Pound era più facile, meglio di chiunque aveva intorpidito la sua lingua per farla sembrare più profonda. Ma ora che anche Pound, avendo capito di che bassa lega sia la natura di questi rampanti fascisti del terzo piano, non è più disponibile, bisogna che si cerchino un nuovo testimonial. Di intellettuali che non abbiano esplicitamente condannato le merde come loro non se ne trovano molti in giro. Certo i defunti non possono smentire, ma ogni volta gli intelligentoni tirano fuori qualche citazione ad hoc per dimostrare l’estraneità di Gadda, di Boine, di Bianciardi e perfino di Rino Gaetano alle loro posizioni commercial-ideologiche e poi saltano fuori i parenti e i lettori, e che palle questi intellettuali. Continua a leggere

Agenzia Ansia Dicembre 2011

31/12 (ANSIA) – Milano. È morto don Verzè. In fondo in fondo questo duemilaundici non è stato poi così male.

31/12 (ANSIA) – Milano. Lele Mora tenta di suicidarsi incerottandosi per non respirare. Si è un po’ scotchciato, ma comunque rimane in carcere.

30/12 (ANSIA) – Verona. Altri 94 tifosi dell’Hellas non potranno recarsi allo stadio e raggiungono così quota 150 i provvedimenti Daspo in un anno. Ora gli ultras della curva potranno organizzare spedizioni punitive in città senza l’assillo di passare per un paio d’ore a vedere la partita allo stadio.

21/12 (ANSIA) – Verona. Il consigliere del Pdl (ex An) Ciro Maschio deplora l´aggressione di Borgo Trento: «Si condanna con fermezza, anche perché un srilankese non è un negro a tutti gli effetti». Miglioranzi si oppone: «Forse non era tredicenne».

20/12 (ANSIA) – Verona. Individuati gli aggressori del tredicenne srilankese. A casa di uno di loro trovati manganelli telescopici, gagliardetti, simboli e gadget di Forza Nuova. I genitori: «Non ce l’aspettavamo». Il comandante dei carabinieri: «È una bravata». Luca Castellini, candidato sindaco per Forza Nuova alle prossime comunali e portavoce della curva sud: «Uh! Uh! Uh!».

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L’ombroso diciotto: un numero possedutuouaaAAARGH!

Stanchi delle coorti sataniche a passeggio sul Liston?
La domenica non si riesce nemmeno più a fare una vasca in pace che subito ti importunano legioni di satanassi.
Veronda è malata di satanismo, e la chiesa vi ha da tempo messo in guardia.
Ma stare con gli occhi genuflessi e il crocifisso carico nella fondina non basta a combattere l’epidemia di ossessi.
Per questo, ci siamo qua noi.

«Inimìce fidei, hostis gèneris umani, mortis adductor… eccetera eccetera».

Immonda bestia, beccati il bestiale numero diciotto

in questo numero:

– Tanti, cattivi e indemoniati, di Quel Brutale Finalmente
– Santo spread, di Lord Scoppiafica
– I soliti noti all’autogrill, de Il Miserabile Jean
– Ci scrive uno che ne sa, e cioè Vostro Padre Giuseppe
– Habemus Satan, di Max Brododidado
– Qualche dritta contro el diablo, di Una suora coi baffi

il tutto inghirlandato da poesie, disegnuoli e schizzi di vomito.

Il Natale di Kevin

Ciao Ricina, sono Kevin e volevo raccontarti di cosa mi è successo finché facevo quattro passi ieri sera fuori in città, col mio amico Maicol Negro.
Stavo passeggiando lungo le sponde dell’Adese, quella sinistra vicino a San Tomaso, quando ai cassoneti dele sgauie ho trovato circa 15 copie del giornaletto dove mi rispondi sempre alle mie lettere.
I numari erano fuori dal cassoneto insieme ad altra carta, poca, come si fa quando i cosi lì sono pieni e non ciai voglia di andare a quello più distante. Il cassoneto della carta sembrava infatti appena svuotato.
Insieme con i giornaletti c’era anche altro: imballaggi di bottiglie ceres da 33, ridu di un cenone dell’ultimo dell’anno e un foglietto del bar sotto el portego de San Tomaso, dove va a spendar i schei i alternativi alla moda.
Alora col mio amico Maicol sono andato a bere una spuma proprio in quel bareto e ci ho chiesto alla parona se c’erano ancora L’ombrosi ma mi ha detto che non sapeva e che forse erano finiti. Volevo dirci che erano finiti nei cassoneti ma non ci ho avuto il coraggio.
Secondo te Ricina, chi è che li ha buttati via, un nasista o un barista?
Ps: non preocuparti che i numari boni li ho portati al Malacarne.

Ciao,
Kevin Bonetto