Charlie Akbar!

Charlie Hebdo

Oltre alla tristezza, la rabbia di vederli diventare involontari martiri senza diritto di replica, paradossalmente trasformati in un’icona da quegli stessi squallidi individui a cui spesso indirizzavano le loro corrosive invettive quando erano ancora in vita. Vittime sacrificali utili per chi ha sempre nutrito la bestia del fondamentalismo, per chi ha fatto dell’appartenenza identitaria una bandiera da sventolare sopra i morti, fomentando ancora una volta odi, cavalcando razzismi e giustificando stermini per preservare la propria ipotetica, ridicola purezza.
Quando invece li si sarebbe volentieri sbeffeggiati ancora e ancora. E ancora.
Non ci sono poteri buoni.

Un saluto, maestri.

Quelle e quelli de L’ombroso.

It’s Jesus time!

 
  

"Cristo, s’è fatto tardi!" – oppure – "Gesù, come vola il tempo!". Che belle espressioni… e quanto saranno vere nel momento in cui tutte le nostre scuole avranno appeso alla parete il Cristorologio, la risposta veronese alla mamme finlandesi e ai giudici europei che vogliono togliere il crocifisso dalle aule. Vorremo proprio vedere se avranno il coraggio di vietare nelle nostre scuole anche un innocente orologio da parete. Il nuovo Cristolorologio è frutto dell’ingegno padano cristiano di un’équipe (anzi, un squadròn) di alcuni artigiani di Mazzantica con il patrocinio del comune di Oppeano, dell’assessorato alla cultura della provincia di Verona, della regione Veneto, dell’associazione “principe Eugenio”, della fondazione “Moretto torna a casa tua” e di altre associazioni padano cattoliche moderate come Ludwig, “Comitato benefico del bacanàl del gnoco” eccetera. Continua a leggere

Zenti di colpa

Flavio Zenti, leghista misericordioso

«Non è mia competenza dare valutazioni sulle ordinanze comunali o sulle decisioni governative».

«La gente non deve impietosirsi di fronte a chi per la strada chiede l’elemosina. Spesso il povero che allunga la mano ha alle spalle dei delinquenti o comunque un mondo adulto che sfrutta le persone più indifese e di fronte alle quali è più facile commuoversi». Continua a leggere