L’ombroso ventisette: dai che ce la facciamo

È con viva emozione che oggi L’ombroso dichiara guerra alle potenze plutocratiche sioniste, a quelle cattolico-romane e islamiste, a lupi, testimoni di Jehovah e financo ai puttanieri russi che tornano a mettere le loro zampacce da orsi sulla Crimea.
Signori, l’altra sera con la bomba d’acqua abbiamo inteso dare dimostrazione della nostra potenza bellica.
Ci si è rotti l’anima di stare alla finestra e pertanto da domani le nostre gagliarde truppe marceranno in tondo in nome di questa terza guerra mondiale a bassa intensità. Una città dal glorioso passato come Verona non può stare tra gl’ignavi ad aspettare che il corso della Storia le passi accanto.
Avanti, nella mischia, tutti contro tutti, è qui che si misura il valore e la dignità di ciascuno, perdio!
Armatevi, dunque, dai campi e dalle officine prendete la motosega e il martello, ora, oggi stesso, scendete in campo prima che si spengano le luci. Godetevi la tanto sospirata apocalisse!
Certo, si sarebbe preferito risolverla altrimenti. Noi sognavamo autosoppressioni di massa negli ingorghi stradali, sciami di fedeli monoteisti con maschere di cani, scimmie e suini che flagellandosi a vicenda si davano alle fiamme per purificare questa sozza terra. Noi sognavamo qualcosa dove a priori non ci fosse scampo per nessuno.
Ma pazienza, ci accontenteremo di veder crepare i soliti cristi nella speranza che la nuova civiltà che sorgerà dalle nostre ceneri non sappia che farsene di gente come noi.

numero_27_copertina

in questo numero:

– Ogni volta che il mondo finisce, di Il Miserabile Jean
– Visioni d’alta quota, di Quel Brutale Finalmente
– Un tetto per l’Arena, di El Gefri
– Un fumetto davvero shock, di Don Lurio
– Trovata la vecchia a cui sta sul cazzo papa Francesco, di Alì Poostola
– Vel(l)o pendulo, di Lord Scoppiafica

farcito all’inverosimile dalla solita inverecondia grafica, ma stavolta di più.