Regno venuto

"Era un potente digestivo a quel misto di schifo, paranoia, ansia e senso di soffocamento che ci coglie nel guardare/vivere le nostre metropoli".



Ballard, recentemente scomparso, era, aggiungiamo noi, un anticipatore di futuri prossimi.


Prendiamo ad esempio il suo recente "Regno a venire" (Feltrinelli, 2006). Sfogliatelo. E diteci se non sentite anche voi in bocca quel retrogusto di pila che rilascia acido.


Il fascismo da lui preconizzato, vuoto e scontato prodotto da centro commerciale, è qui.


Il regno a venire, è ora.




"La gente non se ne rende conto, ma si annoia a morte. La morte è il segnale più evidente. Ovunque lo sport abbia un ruolo così importante si può stare sicuri che la gente si annoia a morte e non vede l’ora di poter sfasciare qualche mobile alla prima occasione".




"La pazzia elettiva cova dentro ognuno di noi, pronta a venire fuori quando ne abbiamo bisogno. Stiamo parlando di una forma estrema del comportamento dei primati. La caccia alle streghe, gli auto da fé, gli eretici bruciati sui roghi, i ferri arroventati infilati nel didietro dei nemici, l’orizzonte punteggiato da file di patiboli. La follia volontaria può dilagare in un quartiere o in un’intera nazione".




"La gente ancora crede che i leader nazisti abbiano trascinato i tedeschi negli orrori della guerra razziale. Ma non è vero. I tedeschi non vedevano l’ora di uscire dalla loro prigione. La sconfitta, l’inflazione, assurde richieste di riparazioni di guerra, la minaccia dei barbari che venivano dall’Est. La pazzia li avrebbe resi liberi, e quindi decisero di mettere Hitler a capo di questa battuta di caccia. È per questo che sono rimasti insieme fino alla fine. Avevano bisogno di un dio psicopatico e quindi hanno preso un signor nessuno e lo hanno posto sull’altare maggiore. È così che le grandi religioni diventano cose millenarie".




"La gente è pericolosissima quando non le rimane nient’altro in cui credere oltre a Dio".




"Vogliono di nuovo i secoli bui del Medioevo. Le luci sono accese, ma la gente si sta rifugiando in un’oscurità interiore, nella superstizione e nell’irragionevolezza. il futuro sarà una lotta tra vasti sistemi di psicopatologie, tutte volontarie e intenzionali, che faranno parte di un tentativo disperato di fuggire dal mondo razionale e dalla noia del consumismo".




"Il pericolo è che il consumismo diventerà qualcosa di molto vicino al fascismo se vuole continuare a crescere".




"Le sembra ridicolo? Sì, ma anche all’epoca la gente pensava che i nazisti fossero dei buffoni. La società consumistica è la versione soft di uno stato di polizia. Crediamo di poter scegliere, ma è tutto già deciso. Dobbiamo continuare a comprare, se no falliamo come cittadini. Il consumismo crea grossi bisogni inconsci che possono essere soddisfatti dal fascismo. O almeno il fascismo è la forma che il consumismo prende quando decide di invocare la strada della pazzia elettiva".




"Questa è una nuova forma di totalitarismo che opera nei pressi dei registratori di cassa".




"Abbiamo una visione del mondo da tabloid, ma nessun sogno, nessun ideale".




"Siamo la società più avanzata del pianeta, ma non siamo in grado di permetterci la decadenza. Siamo così disperati che dobbiamo fare affidamento su persone come lei perché si inventino favole nuove, piccole e comode fantasie di alienazione e di colpa".



29 thoughts on “Regno venuto

  1. Lasciate stare i miei figli, che sennò vi mando Ugo Intini. Salutatemi Gianni de Michelis, sicuramente verrà a ballare con i FarinaZeroZeroAlfa.

  2. E direi anche specchio riflesso e merda rosa e scemo sarai tu.
    Coraggio Sbianchetto, coraggio. Ancora pochi giorni e poi tutti a emettere suoni gutturali al Blob. Datevene tante, ve le meritate.

  3. Solo in bianco, e una taaaac al cervello?
    Torna dalle tue scimmiette ammaestrate, facci un piacere. Qua, è una continua passerella di figure di merda, te ne rendi conto?

  4. a”nformazioneeee!
    torna tra le tue belle zuffe, nel paese dei ciechi l’orbo da un occhio è re.
    qui no, però.
    vabbe ciao.
    o vabbe’ ciao.
    o vabbe ciao’.

  5. un ottimo luogo di discussione. dove le informazioni sono a casaccio, mischiate con un umorismo che non fa ridere e la ciliegina e’ lo scrivere con il nick di altri.
    vabbe ciao

  6. Sono crazi miei se dico boiate e non lo so’, va bene? Io sto’ studiando seriamente da nazista, mi impegno e spero che i camerati piu’ grandi, quelli che o votato e o fatto votare, si accorghino e mi dicono poi bravo camerata adesso sei un vero soldatino che a imparato la lezione.
    A tutti gli altri ci dico ah ah ah antifa’, lo consiglio, e’ un modo rapido e intelligente per chiudere quando non si anno tante altre cose nel cervello da tirare fuori. Cioe’.

  7. Se a parlare s’invita la figlia, difficilmente non sarà un’agiografia quella su Craxi.
    Io ad esempio sto preparando un dibattito feroce sulla figura di Berlusconi. Ho invitato Piersilvio, Bondi e Fede.
    Annaspi e non sai che minchia dire, ammettilo.
    Non è una novità che i fascisti se la facciano con apparati di Stato e di potere, almeno avere il coraggio di denunciare la succube infatuazione per nani e ballerine. Chiedi al guru de voaltri, Adinolfi, fine intellettuale, di aderenze e inciuci.
    “Dove per offuscare il presente per Sergio Ramelli, si voleva presentare bande nere”: se riesco bene a tradurre in un italiano corrente (peccato della tua non patriottica propensione alla grammatica tricolore), secondo te chi ha organizzato la presentazione di un libro l’ha fatto con l’intenzione di offuscare la memoria di Ramelli? 
    Cioè di un omicidio commesso nel 1975 a Milano? Vaneggi, piccolo uomo.

    Rispetto alle improbabilissime collusioni del vostro piccolo mondo con i responsabili di un omicidio:
    Dalle Donne, tesoriere del blocco studentesco.
    Facile trovare foto sue e anche di Perini.
    A proposito, non sono mai stato avvezzo ad andare in tribunale di mia sponte. Perché, tu sì?
    E adesso ti lascio nel tuo brodo studentesco, a studiare da nazista, che poi ti interrogano. 
    Ah, abisso di grammatica: impara a usare gli accenti al posto degli apostrofi, i tuoi comunicati risulteranno meno illeggibili. 
    È un consiglio, più che una minaccia. 
    Peace, fardello.

  8. La decenza di tacere mi sembra piu’ un consiglio che una minaccia.

    su crazi la glorificazione l’avete vista solo voi.
    Esistono anche i convegni dove si parla non necessariamente di cose proprie, ma di cose (o persone) che sono state importanti, per analizzarle e per capire.

    che senso avrebbe (o nel vostro caso che senso ha) parlare solo di cose auto glorificanti o peggio ancora iper vittimistiche?

    La decenza di tacere ci sarebbe dovuta essere il 29 aprile, dove per offuscare il presente per Sergio Ramelli, si voleva presentare bande nere, che non giudico non avendo ancora letto, anche se ho il sentore che non sara’proprio un’eccellenza letteraria o un’immagine di verità.

    Blocco Studentesco responsabile della morte di tommasoli? un po’ azzardata come affermazione, pero’ puoi andare in tribunale quando vuoi a portare la tua testimonianza.
    Il blocco non tace anzi, aveva fatto un incontro per parlare di tommasoli e delle responsabilità, potevi partecipare e dire la tua no?

    seleno…..come sei agitato…

  9. Caro casella postale italiana, leggo semplicemente la realtà che qualcun’altro tende a mistificare. Sono stato forse io a beatificare Craxi? O essere apologeta del più squallido squadrismo?
    Sono forse io a scrivere puttanate tipo “nel dubbio, mena”, “accademia della sassaiola”, “RSI idea assoluta”, “rose rosse ossa rotte”, “assaltando rideremo”, “cani da guerra”, “bella zuffa”?
    Domani è il primo maggio. Abbi la decenza di tacere almeno per quel giorno, o si devono postare le foto dei tuoi imbarazzanti peace fratelli dello sbocco studentesco responsabili della morte di Tommasoli?

  10. seleno sei sempre cosi’ teso….da dove viene tutto questo rancore? brutti incontri?
    dai non farti il sangue amaro…PEACE FRATELLO!

  11. Dai, non diamo troppo addosso a quelli di casaprot oggi , sono tristi tristi perché il loro gran papi Gianluca è stato giudicato colpevole per l’ultima rissetta a Predappio …

  12. Cosa c’è di più “regno a venire” di casaprot che celebra il re dei ladri della prima repubblica? A quando una retrospettiva sullo spessore morale di Piersilvio da parte di questi topi baruccati?
    Giullari di merda.

  13. Giusto pqrst, torna a leggerti le favole dell’intrepido e valoroso alleaten Galeazzo Musolesi a Salò. Quelle sì che fanno spanzare.

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