Libertà vo cercando…

di Livio Fasto

Inizia così un sermone domenicale del nostro vescovo, HIC NOSTER di Verona, come ahimè, NOSTRO è il sindaco, NOSTRA è la tifoseria… non dimentichiamo, soprattutto voi signori dell’opposizione, non basta un simbolo diverso per avere la coscienza a posto: Homo sum, humani nihil a me alienum puto.
Si parla ordunque del Nostro prete maximo, il quale non è quello di Legnago, come recita quella famosa ballata tante volte sentita in queste desolate lande, degna del miglior Nicola Caverna.
Magari fosse quel simpatico vecchiotto dipsomane che nelle note della canzone ci fa sorridere e apparire meno distanti i prelati di ogni genere quando vengono scoperti nei difetti tipici della commedia umana.
Un pò alticcio il vescovo quando scrive lo sembra: farfuglia, cita, zig-zaga in azzardate e arzigogolate connessioni logiche, recita un pensiero, poi si lancia in sferzate contro la moralità perduta dei nostri tempi e lo si ritrova qualche paragrafo successivo a ripigliare un discorso che oramai non ricorda più nessuno.
Forse quando dice messa gli scappa nel calice qualche stilla di troppo del dolce nettare e il gomito alzato allora non è più solo la parte del suo corpo che erge assieme al calice verso Dio, ma proiezione della sua mente che vacilla sotto i colpi della dionisiaca bevanda.
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Saluti da piazza Bra

Pensiamo di fare cosa gradita riproducendo ingrandita la foto comparsa su L’Arena domenica 18 novembre, dove si immortalano studenti veronesi sulle scale del Municipio salutare un ipotetico conducador (probabilmente hanno solo sbagliato mira). Stanchi di subire la criminalità di una paghetta indecorosa, l’insicurezza che mina i loro aperitivi e per ultimo il degrado della serie C, i giovani veronesi,  che a leggere il volantino "scioperavano" contro la deriva comunista che sta prendendo la società italiana e i negri che li importunano alle pensiline degli autobus, sul quotidiano avevano uno spazio ridotto: la foto era piccola e si faticava a riconoscerli.
Pure sul sito di Lotta Studentesca (la formazione giovanile di Forza Nuova che li inquadra per lottare contro il sistema), le immagini non rendono loro merito. Ci pensiamo noi, allora, contenti che a Verona le tradizioni non vengano meno e che i futuri balilla crescano indottrinati e indisturbati per prossime, radiose spedizioni punitive.
Contro il sistema, ovviamente.

a seguire un’inedita intervista al famoso studioso di fenomeni L. Andreoli.  

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l’ombroso zero – l’editoriale

 

 

Viviamo tra le città più inquinate e care d’Italia. Aumenta l’uso di
antidepressivi. Siamo campioni in maltrattamenti e abusi sulle donne tra le
mura domestiche. Diventiamo sempre più poveri e ignoranti.


ABBIAMO SEMPRE
MENO FUTURO.
MA VIVIAMO UN DECOROSO PRESENTE.

Ho sempre amato le
fossette occipitali.

Hanno quel che di erotico che non mi fa dormire la notte; un po’ come pamela anderson
in baywatch. Chissà come dev’essere la sua fossetta occipitale.

La mia è bella sviluppata.
Comunque.
Mi dicono che un recente studio di una prestigiosa università del nordest ha
scoperto una correlazione lineare tra le fossette occipitali e categorie non
conformi.
Come ogni relazione scientifica che si rispetti, si prendevano in esame
soltanto le più palesi:


– fannulloni


– immigrati

– mangiatori di kebab;

– lavavetri


– frequentatori di centri sociali


– prostitute


Come se fosse una novità questa correlazione, dico io!
Son più di cent’anni che lo vado ripetendo a destra e a manca e ancora mi danno
del razzista.
Meno male che la mia città natale mi ha dedicato una statua, altrimenti avrei
dovuto vivere confinato a Veronetta e circondato dai tipi criminali più
disparati (Che cranii che vi sono, signori, che cranii!)
Ma ora sento finalmente che è arrivato il momento giusto per tornare alla Luce,
perchè la città che mi ha generato mi dia la giusta ricompensa.
Quindi presentatemi al mio pubblico!
 
Signori e Signore
Pargoli ed enfants
è ritornato, è qui tra voi:
– il Centometrista della Craniologia
– lo Scopritore della fossetta occipitale
– il Collezionista di mandibole (non abbia paura, il Flavio)
– il vostro più famoso Concittadino (non se ne abbia, il Flavio)
– il vero Ladro delle biciclette di Bertani
– il Mattatore della Verona-bene

 
ecco a voi
C. L’OMBROSO

E se sentite un alito, una leggera brezza alle vostre spalle, non preoccupatevi
(è solo il suo craniometro), chiedetevi piuttosto:
PERCHE’ MI GUARDI LA TESTA?