Giampaolo Beschin, intellettuale leghista e quindi membro onorario dell’Istituto storico della Resistenza, ci ricorda dal suo sito che ha "tanta voglia di lavorare per la mia città", cioè la nostra, anzi a pensarci bene la sua. Il direttore della rivista universitaria Trenta nonché lo strenue organizzatore di feste nel cortile della mensa universitaria è anche proprietario del Campus.
Va bene che il locale magari il Giampaolo lo vorrebbe – lui fine intellettuale – far divenire luogo d’incontro dell’intellighentsia padana universitaria (e a Verona sappiamo quanto cultura e leghismo abbiano delle difficoltà a legare), ma negli ultimi tempi deve essere stato inspiegabilmente vuoto.
E sì che il Giampaolo è sceso in campus per portare in consiglio comunale proprio la voce "di chi ama la notte e la musica, i locali, gli spritz, la movida ed il sano divertimento"… che amico dei giovani che è il Giampaolo. Però gli affari devono andargli proprio male. L’anno scorso ha dichiarato 3.056 euro al fisco.
E sì che il Giampaolo è sceso in campus per portare in consiglio comunale proprio la voce "di chi ama la notte e la musica, i locali, gli spritz, la movida ed il sano divertimento"… che amico dei giovani che è il Giampaolo. Però gli affari devono andargli proprio male. L’anno scorso ha dichiarato 3.056 euro al fisco.
Aiutiamolo con una colletta, cristo dio. O con un pallottoliere