L’ombroso quarantotto: un numero per non dimenticare

Per non dimenticare in particolare la figura da cioccolatai che la nostra benemerita città ha voluto trionfalmente aggiungere al suo palmares nel candidarsi a capitale della cultura italiana. È chiaro che ai promotori della delirante iniziativa, il cui unico reale scopo fu forse, previ accordi privati, il saldo di qualche profumata fattura ai consulenti laureati, sfugge il significato del lemma “cultura” che sottende ad ampie e articolati talenti e competenze che palesemente la città non è in grado di coltivare, anzi tende piuttosto a deprimere. L’idea che Verona possa essere riconosciuta capitale italiana della cultura, sebbene pro tempore, è tanto balzana quanto la Monsanto reginetta dell’orto biologico o l’Eni dell’aria pulita o la Thyssen dei dispositivi antincendio.
Convinti tuttavia che “la città che non c’è vita fuori dalle sue mura” – oltre a quelle culturali – disponga di ben altre eccellenze da offrire in pasto alla sua brama di profumate consulenze, siamo a proporre diverse e ingegnose nuove opportunità di primeggiare in sede nazionale, regionale e soprattutto comunale.


In questo numero, oltre a guardare un sacco di belle figure ironiche e colorate magistralmente e gratuitamente dipinte dai nostri imbrattatele, potrete anche leggere senza impegno i seguenti pezzi dei nostri scriba lautamente ricompensati a suon di frustate per le stronzate che si inventano:

– Forse è perché siamo gialloblu?, di La redazione tutta
– Candidatura a capitale italiana delle librerie chiuse 2022, di Tex Pussy
– Candidatura a capitale italiana della manicure, di Nomenklatura
– Candidatura a capitale italiana dei graffiti di merda, di Nomenklatura
– Candidatura a capitale italiana delle grandi opere addaveniristiche, di Fedele Castro
– La mia clinica della raffinatèssa, di Candy Okan
– Spriss co la lengua, di Lord Scoppiafica
– Veronda: cultura da asporto, di Quel Brutale Finalmente

E se non lo troverete visto che i vostri locali di assembramento sono tutti morti sepolti dai debiti a seguito della pandemia di demenza senile, potrete scriverci e noi ve lo consegneremo a casa gratuitamente con la pizza omaggio e vi laveremo anche le stoviglie e lustreremo con lo sputo le vostre scarpe della festa e ancora non pretenderemo neppure un buffetto sulla guancia.