Un Welponer nel paese delle meraviglie

In realtà noi non sappiamo in che paese viva quel giovane Welponer che per futili motivi è stato massacrato di botte sull’autostrada da un rappresentante regionale dei sindacati di polizia e dai suoi colleghi. Ma potevamo immaginare che almeno lui lo sapesse. Invece non è così. Certamente non legge L’ombroso, ma probabilmente non ha letto neanche un quotidiano negli ultimi quindici anni. Perché questo malcapitato era evidentemente convinto di vivere in un paese civile, dove quando una macchina col lampeggiante ti chiude la strada e ti fa accostare sulla corsia di emergenza è normale chiedere agli armadioni in borghese che scendono sputandoti addosso, chi siano e con che diritto. E magari, beata innocenza, di fronte all’aggressività automobilistica pare pure normale estrarre il cellulare per chiamare le forze dell’ordine.
Ma nel paese dove viviamo noi bisogna veramente avere le fette di costituzione davanti agli occhi per non immaginarsi che in realtà le forze dell’ordine sono già arrivate, e non vedono l’ora di combattere le ingiustizie e raddrizzare i torti.
Sembra impossibile che un giovane lavoratore padano non abbia in questi ultimi vent’anni assimilato le elementari regole della convivenza incivile, eppure siamo costretti una volta di più a rilevare che c’è ancora qualche anima candida convinta di poter esercitare sempre e comunque i propri diritti fondamentali.
Ebbene – lo vogliamo ricordare per quei pochi, ammirevoli, meravigliosi genuini ingenui, e forse anche entusiasti uomini liberi che possano commettere l’errore del giovane Welponer – nel paese in cui vivete se degli energumeni con il lampeggiante sulla testa vi fermano sull’autostrada e vi coprono di insulti è necessario che voi prendiate atto che loro sono grossi, armati e autorizzati, mentre voi non avete altra difesa che il ridicolo, patetico lumicino della vostra coscienza e vi comportiate di conseguenza abbassando lo sguardo, chiedendo scusa e pregando in cuor vostro che si tratti di una banda di rapinatori travestiti da auto blu con lampeggiante e che si limitino pertanto a prendersi il portafoglio, o magari anche il furgone con tutti gli attrezzi, ma vi lascino tornare a casa con la testa tutta intera e senza una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.