Deo e Scheo

di Bruno Vespasiano

Se qualcuno adombrasse sospetti di faziosità destroide da parte dei rappresentanti del Comune, questa volta si ricreda subito.
Tra la celerità ad esprimere unanime solidarietà nei confronti del proprietario tricolore, il cui negozio meta dei nazi-chic è stato per la seconda volta dinamitardato, e l’amnesia riguardante il maschio pestaggio di matrice fascista avvenuto ai danni del figlio di un rappresentante della sinistra (i giornalisti RAI aggettiverebbero con "estrema") dello stesso consiglio solo pochi giorni prima, vi è un’abissale differenza.
Qui la politica schierata non c’entra nulla, per una volta non urliamo allo sdegno dei due pesi e delle due misure.
Non c’entra nulla che a ricevere solidarietà sia un tricoprivo danneggiato di Verona centro, che fatica e lotta contro il sistema demoplutocratico vendendo una felpa a 200 euro, né può importare che sia militante del Veneto Fronte Skinheads e segretario provinciale della Fiamma Tricolore, nonché rockstar con i suoi Gesta Sbellica.
Ello è prima commerciante ferito nel suo diritto alla robba, solo poi casomai simpatizzante della hitlerjugend.
No, signori miei, anime pie della sinistra giudea, qui si è voluto attaccare un onesto bottegaio.
Qui quello che conta è la robba.
Da una parte la solita manfrina del comunista menato con le catene, dall’altra un attentato alla robba privata. Ma vogliamo mettere? Vogliamo forse incrinare la base etica su cui si fonda la nostra comunità?
La Merce, ecco cosa scalda i cuori, sprona gli spiriti, muove lo sdegno.
Giusto quindi il fervore religioso espresso dai rappresentanti del popolo per chi ha tentato di scalfire con i petardi il profitto di un sano cittadino. Giusta la processione dei contriti ex sinistri sessantottini, post-intelligenti, neo-clown al capezzale della bottega ferita.
In quanto al fatto di un paio di comunisti pestati, capirai la novità.

9 pensieri su “Deo e Scheo

  1. Dato che non sono un problema, vai ad accoglierli al casello di Verona Est e dato che ci sei offrigli un caffè alle Corti Venete, chè saranno stanchi dal viaggio.
    Io preferirei un festival della letteratura in stile Mantova, invece sabato prossimo ci sarà questo:

    Lonigo, 11 dicembre 2007 In seguito all’aggressione subita da un militante veronese del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, avvenuta nei giorni scorsi nel pieno centro della città scaligera, l’Associazione Culturale “Veneto Fronte Skinheads”, oltre ad esprimere la propria naturale e spontanea solidarietà all’amico ferito, annuncia ufficialmente che sabato 15 dicembre parteciperà al corteo, unitamente ad altre forze politiche, indetto dalla Fiamma Tricolore; iniziativa volta a denunciare il clima di odio, oramai instauratosi a Verona e legittimato da una procura sempre più politicizzata e schierata a senso unico. Stanchi di ripetuti e vili attentati da parte della solita ignobile feccia rossa, ormai schifati da una magistratura che continua ad utilizzare in senso distorto la giustizia attraverso due pesi e due misure, ma ben attenti a non invischiarsi nel perverso disegno del “terrorismo” politico orchestrato da chi intende ancora, a distanza di oltre 30 anni, alimentare la castrante strategia degli opposti estremismi, siamo a ribadire fermamente che “non accetteremo più provocazioni di ogni sorta!”. Annunciamo inoltre che, i nostri scarponi, ma soprattutto le nostre teste rasate, sospinte dall’orgoglio e dalla fierezza che da sempre ci contraddistinguono, ritorneranno nelle strade a gridare la nostra rabbia contro un regime che tollera la violenza ed un vigliacco ed infame clima intimidatorio intessuto dai sedicenti antagonisti della ‘obbediente’ sinistra veronese .
    Il portavoce

    12th Dicembre 2007

    non è nel mio stile prolungarmi in discorsi infiniti hai sbagliato persona…

    per quanto riguarda l\’invito ad aprire gli occhi direi che non ne ho bisogno, so benissimo com\’è verona, senza porte e percezioni particolari..

    è indifferente: non ti è stato richiesto un tema di 50 parole “descrivo la mia persona”, puoi riferire qualsiasi cosa su di te, potresti anche dire che sei alta 4 metri, stai scrivendo a persone che non ti conoscono…

  2. Scusa Cate, ma a te pare che se ne parli abbastanza di tali fenomeni? Il mio è solo un farlocco parere, ma non mi sembra proprio sia così.
    Un esempio su duemila. Ricordo una manifestazione in bra durante la “giornata della memoria” (era il tempo della splendida giunta Sironi): alcuni stavano contestando la contraddizione del Comune che – mentre celebrava in pompa magna la triste memoria di deportazioni, legge razziali, Shoah – al contempo finanziava coi soldi pubblici concerti neonazisti. Dati e prove alla mano, i rappresentanti della comunità ebraica invitati alla cerimonia in municipio erano letteralmente basiti dalla notizia e all’oscuro di ciò.
    Questo Cate, va detto, o dobbiamo occuparci di altro di più importante?
    Lo giudichi accanimento o tentativo di mettere in luce le cose come stanno, l’ipocrisia e il cripto-fascismo della giunta d’allora (come del resto, quella di oggi)? Per rimanere sempre in tema sono almeno due lustri che si denuncia la minaccia di riscrivere la storia nel tentativo revisionistico di equiparare le vittime ai carnefici. Lo diciamo o stiamo zitti?
    Scommettiamo che il prossimo 25 aprile qualcuno a Verona ipotizzerà di celebrare anche la memoria dei repubblichini di Salò?
    A forza di non perseverare nel ricordo, la memoria vacilla.

  3. caro amico…si parla d’altro? e di cosa? è forse un discorso nuovo, a sinistra, quello sulla proprietà privata?
    io criticavo i toni, e forse non mi sono spiegata bene perchè di fretta…
    bla bla bla?…non è nel mio stile prolungarmi in discorsi infiniti hai sbagliato persona…
    per quanto riguarda l’invito ad aprire gli occhi direi che non ne ho bisogno, so benissimo com’è verona, senza porte e percezioni particolari..ma credo che dare così risalto a determinati fenomeni non faccia altro che accrescerli…vedi i sindaci di sperduti paesini dimenticati da dio che fanno a gara a chi la spara più fascista per guadagnare tre minuti di tg, visto che ora il neonazi vende e fa share…
    la sinistra ha tante cosa da dire oltre ad accanirsi contro i soliti noti

  4. Nessun* dice che questi sono gli unici problemi.
    Ma questa difesa ad oltranza della veronesità non contaminata da derive squallidamente autoritarie fa davvero ormai acqua da tutte le sponde. Non mi pare poi che il tema del felice nazismo scaligero sia così minoritario, basti pensare che un negazionista siede in consiglio comunale ed è stato proposto membro dell’istituto storico per la resistenza (e se non ci fosse stato il clamore mediatico, se fosse dipeso dai veronesi, sarebbe lì!); senza dimenticare i continui, reiterati “appelli” a “sangue, suolo, tradizione, identità cristiana, famiglia, dio, pearà”.
    Permettimi poi, cara indignata, una digressione: forse forsino la retorica la si utilizza proprio per sfanculare un certo linguaggio radical-destro e i suoi numerosi simpatizzanti.
    E se apri le tue porte della percezione, vedrai disvelarti un mondo scaligero s/fatto proprio di alcol, bamba e svastiche che si tengono per mano.

  5. rissa da ubriachi drogati…bla bla
    vetrosarcasmo da quattro soldi…bla bla
    infantile…bla bla
    i problemi sono più profondi e complessi? ma dai!
    A me sembra che si parli d’altro!

  6. bene allora funziona..
    trovo abbastanza insopportabile questa retorica nostalgica e questo vostro veterosarcasmo da quattro soldi, per usare espressioni ricamate come quelle di questo post…
    ‘maschio pestaggio di matrice fascista’…prima di attribuire colpe e responsabilità fareste meglio a informarvi, a chiedere a chi era presente…non è stato un pestaggio fascista ma una rissa da ubriachi drogati…scandalosa altrettanto, degradante, ma non certo premeditata nè a sfondo politico…
    è abbastanza infantile continuare ad impuntarsi sulla presenza di gruppi neonazisti nella nostra città, quando i problemi sono molto più profondi e complessi…

  7. ho provato tre volte a postare lo stesso commento ma non compare come mai????non mi sembra di aver detto niente di male

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