Buoni propositi per gli anni passati

2077e4536f9fa2896618eaddfe96197f0b07e770_mForse neppure più ve lo ricordate.
Forse siete troppo giovani e magari siete anche nati quando la crisi era già cominciata da un pezzo. O magari vi siete svegliati solo ieri da un lungo sonno.
Ma forse invece anche voi ricordate di quella breve e intensa stagione in cui ogni settimana – come un dolce, catartico, non violento e pure feroce stillicidio – un onesto imprenditore italiano si suicidava. Erano imprenditori che alla loro impresa avevano dedicato l’intera esistenza, imprenditori che di norma non andavano a puttane tutte le notti, imprenditori che si sudavano la jaguar e garantivano uno stipendio ai loro lavoratori tutti i santi mesi e a natale il doppio e negli anni buoni anche il premio. Imprenditori che avevano fatto quasi tutte le carte che lo Stato e il Popolo Italiano avevano minacciosamente richiesto loro e a quello Stato e a quel Popolo avevano versato quasi tutte le imposte e i balzelli fino all’ultimo centesimo. Come bonzi orientali ogni lunedì mattina, nell’intimità dei loro uffici si bruciavano le cervella, si appendevano alle travi nel silenzio dei loro capannoni. In una scelta assoluta che a noi pareva estremo atto di coerenza. Continua a leggere