Mentre voi eravate ai lidi ferraresi a bere sofisticati cocktail in piscine extralusso, a Veronda qualcuno ha riportato l’ordine che sembrava perduto.
Pochi giorni prima della Francia, Grugnolo e la sua amministrazione hanno richiesto l’allontanamento dalla città, dal paese e dal mondo, di alcune decine di persone. Si tratta per lo più di cittadini comunitari, di appartenenza Rom. Sempre gli stessi Rom, professionisti dell’accattonaggio e senza voglia di lavorare, che non hanno nessuna intenzione di integrarsi nel rinomato tessuto sociale cittadino.
D’altronde “se uno non c’ha voglia di lavorare, ed è assolutamente legittimo, potrebbe sempre fare qualcosa di utile per la comunità, come raccogliere firme contro i Rom sotto qualche gazebo verde” ha sottolineato un’ anonima fonte dei piani alti di Palazzo Barbieri dando un ottimo spunto alla risoluzione dell’annoso problema e proponendo, in contemporanea, un gemellaggio con la città di Vichy per siglare l’ottima intesa della nostra città con i cugini d’oltralpe.Ma la caccia al Rom, si sa, è soltanto un mefitico marketing politico: tira fuori un Rom quando nessuno parla più di te, tipo al ritorno delle ferie, e vedrai che titoloni!
Ben altri sono i problemi estivi della luccicante Veronda.
Ad esempio la drammatica e invereconda situazione (sconosciuta a molti) degli (sconosciuti ai più) condomini Agec di via Tunisi. La cui ubicazione, tra l’altro, è sconosciuta a quasi tutti. E allora vai con un controllo a tappeto della task force sicurezza degli Urbani, agli ordini di “Pagnotta” Altamura.
Gli agenti in tenuta antisommossa e con i guanti in lattice hanno riscontrato alcune gravissime irregolarità.
Segnalate al pubblico ludibrio tramite l’eccezionale servizio stampa del comune di Veronda gestito dall’immancabile “duecentoventimilaeurolanno” Bolis che ha diffuso una velina elencandole in ordine di gravità:
_un alloggio con un numero superiore di persone rispetto a quanto dichiarato all’AGEC (gli ospiti della irriverente famiglia sono oggetto di accertamenti)
_un’auto parzialmente bruciata (la guarnizione della testata del motore, presunta responsabile è stata sentita dal magistrato di turno)
_un SUV senza targa in corso di esportazione (verso dove, ci chiediamo? Dài ditecelo che lo volevate portare in Romania!)
_ben sei auto prive di assicurazione (ci permettiamo di consigliare le assicurazioni telefoniche che costano meno)
Alcuni degli Urbani più vigili sono stati sguinzagliati per le aree comuni dei condomini di via Tunisi alla ricerca di indecorose biciclette con pneumatici sgonfi e di pericolose mollette provenienti dagli stendini degli ultimi piani.
Fin qui la solita cronaca cittadina ma Veronda, si sa, è città di cultura e gioisce al ritrovato accordo tra il sindaco e uno degli idoli della cultura nazionale. Accordo che inoltre ha risollevato le sorti della triste vita agostana dei molti pendolari estivi di via Santini.
Soltanto un’ardita operazione bipartisan condotta da Mao “Pace a voi, giuovani” Valpiana tramite un accorato appello è riuscita a fare in modo che un Grugnolo abbronzato accogliesse in comune l’artista “Dài giuovane che cantemo!” Morgan, deciso a lanciare un messaggio positivo ai nostri giuovani.
Accompagnato anche dal Capo Dipartimento delle Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri etc etc, Giovanni “Su giuovane soffia qua altrimenti passi all’eroina e poi ti arruoli nei talebani” Serpelloni, e da Luigi “Pagnotta” Altamura, comandante supremo degli Urbani, il cantante ha recitato il dovuto meaculpa contro tutte le droghe stringendo vigorosamente la mano del sindaco in diverse posizioni. Alcune più pericolose di altre.
La notizia, diffusa all’ora dell’aperitivo, ha suscitato in città qualche sbadiglio, due tuffi con avvitamento alle Santini, diversi di giri di spritz e alcuni piatti caldi con una banconota da cinquanta arrotolata.
Nemmeno una vacanza alle Barbados può ripagarci di non aver assistito di persona a questo agognato agosto urbano.
Bentornati.
Bentornati anche a voi