Seghe a nastro in pompa magna

Finalmente un risposta concreta da parte del Comune di Verona alle provocazioni lombrosiane. Anni di feroce satira smazzata nottetempo nelle osterie, video clandestini, guerrilla gardening con improvvisate aiuole davanti alla statua del venerabile Cesare, Meazza che impazza e sguazza nella pearà, aquiloni che svolazzano fraudolentemente fra le fronde dei pini dei giardini lombrosi, conferenze stampa, comunicati stampa, dibattiti, provocazioni di ogni sorta, maschere, collegamenti col futuro, convegni di satira…
E il Comune ci fa una sega. L’assessorato unico ai giardini politiche giovanili e cultura gli fa una sega. E al conte Mascetti importa sega.
Comune Verona-L’ombroso 1-0. Palla al centro.

“Non dannatevi, miei seguaci, questa è un’amministrazione di serie B”.
(C. Lombroso)

Nel mio giardino c’è una merda

http://www.youtube.com/watch?v=HUv5BHpnMz4

Orfani del loro santo protettore locale, che per questioni di opportunismo ha deciso di accantonarli presentandosi pubblicamente con il vestito buono della festa (senza macchie di sugna), s’alzano alti dalle fogne gli squittii di chi ha sempre ritenuto Veronda patrimonio della loro disumanità.

Non basta più stringersi cameratescamente sotto il vessillo della pulizia etnica, né ricevere la benedizione di bavosi preti incendiari. Careghe e schei hanno frantumato il sodalizio spirituale della supremazia ario-padana, non c’è nazionalismo o secessionismo che tenga. Adesso ognuno coltiva i propri capri espiatori, ognuno corre per sè nella gara a chi è più razzista.

Dedichiamo allora questo modesto omaggio a coloro i quali ci ricordano ogni giorno che quando la nave degli uomini liberi affonda, loro ballano.

Verona, da sempre «culla» dei ragazzi di Salò, ha ospitato nell’ultimo mese per ben due volte Roberto Fiore: il primo dicembre in una conferenza stampa presso il Municipio (sala richiesta dal capogruppo della Lega in regione e in comune, Flavio Tosi) e il 14 dicembre alla presentazione del suo libro «Noi Terza Posizione», nella sala della 3ª circoscrizione, quindi sempre un luogo pubblico. Funzionari e impiegati della circoscrizione si sono trovati davanti al fatto compiuto, dato che la sala non è stata concessa seguendo il normale iter burocratico ma, pare, direttamente dal presidente della circoscrizione, un perfetto sconosciuto di Forza Italia.
(P. Bonatelli, Chi protegge i forzanovisti a Verona?, «il manifesto», 2 dicembre 2000)

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Ecologia mentale

Il percorso che i nostri amministratori stanno compiendo per debellare il triste primato che ha trasformato Verona in Cancrona è lungo e tortuoso.
In attesa di traforo, inceneritore, vigasiodromo, filobus a gasolio, veronaportasud e l’ennesimo, indispensabile parcheggio, gli sforzi per abbattere le mortali polveri sottili o qualche aerosol di diossina a suon di pista delle picce e sacchettini di iuta sono davvero encomiabili.
Il nostro plauso a codesti difensori della salute e del territorio, guardiani del bene pubblico e nemici dichiarati di speculatori, immobiliaristi e cementificatori, ce la mettono tutta per combattere a favore dell’ambiente sponsorizzando lodevoli inziative di sensibilizzazione.
Vabbè, nel manifesto della “giornata dell’ecologia” piazza Bra la scopriamo accentata (sicuramente una svista per chi ha fatto dell’identità locale la propria bandiera), ma un dubbio, almeno uno, ci sorge: che minchia c’entra l’aereo tedesco della prima guerra mondiale? E perché non indire un concorso di miss maglietta bagnata, allora? O una gara di rutti? Siamo sicuri che anche questi stimolerebbero la coscienza ecologica del cittadino medio civilmente indignato per il prossimo sarcoma nei polmoni di suo figlio.

Pearà crossing

Per chi non viaggia esotico, per chi è solo low-cost… è ora di riscatto!
Fotografa la tua copia di “Adieu pearà” nei posti più pensabili che ci siano: sul tinello, dal dentista, a scuola, mentre lo legge la nonna, in quel mobilificio di Bovolone che ti fa venire tanta tristezza ogni volta che ci passi.
Poi spedisci la foto a lombroso(at)insiberia.org.
A insindacabile giudizio di Giulio Meazza le migliori verranno premiate da ello stesso che si metterà in contatto con chi meriterà la sua attenzione. Dal futuro! Mica dal passato!! Mica dal primo che passa!!!

Questo è Pearà crossing!

Come, non hai ancora la tua copia?
Corri in edicola, allora!
E poi chiedi al giornalaio dov’è la libreria più vicina.
Acquistandolo, farai felice una parte di te (non ti diciamo quale) e soprattutto la redazione de L’ombroso che con il ricavato delle vendite potrà finalmente costruire la tanto agognata arma-distruzione-di-mondo o – dobbiamo ancora decidere – inondare d’amore con un fluido speciale questa città.

Microfisica del vuoto

ovvero l’antico vizietto di due giornaliste tutte d’un pezzettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si viveva ai tempi del principato di Grugnolo Primo, il Grande Sdoganatore, quando nugoli di cro-magnon ventenni giravano impuniti a rinverdire i vecchi fasti della mai tanto dimenticata repubblica sociale di Salò. Protetti dai nuovi paroni del vapore in camicia verde e dai vecchi camerati in camicia nera, annoiati teletubbies gialloblu fendevano l’aria con la forza delle loro opinioni. Continue reading

Adieu, pearà

In un domani ormai alle porte, le memorie di un uomo in crisi con i suoi simili che non riesce più a riconoscere l’ambiente circostante. Romanzo di fantascienza sociale, venato di umorismo e fascino per il grottesco, Adieu pearà gioca con le paure e le ansie della nostra società proiettate nel 2029, in una polverosa Verona ipertrofica e anabolizzata, troppo vicina e troppo lontana per non essere facilmente confusa con una qualsiasi città del Nordest di oggi.
E mentre ossessioni securitarie e identitarie alimentano la paranoia – dividendo la popolazione in paradossali opposte fazioni – tra la nebbia che avvolge le vie e le coscienze si intravede un barlume di folle speranza: un misterioso gruppo clandestino sta cospirando nell’ombra… Continue reading