Adesso li vogliamo deputati.

Vi sentite vittime? La sentenza assolutoria al gruppo che ammazzò Tommasoli vi ferisce?

Noi non conosciamo i distinguo e le eccezioni e i commi e i cavilli che portano a questo perverso fine. Non ci addentriamo nella lettura delle motivazioni della sentenza e delle note in margine e dei rapporti di forza. Noi non possiamo che prendere atto che avvocati abili e profumati hanno insinuato negli assuefatti cervelli della magistratura veneziana il dubbio che il gruppo omicida non fosse affatto un gruppo. Sarebbe a dire che pestavano calci individualmente, personalmente. Forse si erano incontrati solo poche ore prima, si erano presentati, buonasera, buonasera, lei è il Signor… ah, studente? E poi bevute due birre per rompere il ghiaccio, usciti dal bar in cui per caso si erano singolarmente incontrati, avevano deciso ciascuno personalmente, individualmente, in sua propria coscienza, di andare a cercare qualcuno a cui spaccare la faccia, perché evidentemente le nuove conoscenze non erano facce di quelle che si spaccano volentieri.

Dopo qualche tentativo andato storto ecco Nicola e i suoi amici. Facce buone da spaccare. Loro sono un gruppo? No, neanche loro sono un gruppo. Ogni grido, ogni insulto è individuale, ogni calcio personale, per suo conto. Un solo calcio ha ammazzato Nicola. Dunque: un solo calcio, un solo colpevole.

E voi, cazzo volete? Siete morti voi? No, certo che no, potete ancora andarvene in giro a passeggiare per il centro di Verona. Un solo morto, una sola vittima.

2 pensieri su “Adesso li vogliamo deputati.

  1. ma come per un certo deputato di cui conserviamo buona (ancorché pessima) memoria, ci deve essere, dopo l’elezione, anche un bell’incidente d’auto.

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