L’ombroso cinquantuno: un numero pacefondaio voltagabbana

Bene, è ora che vi rendiate conto, pupetti, che appartenete a un mondo dove che tifiate per la guerra o per la pace, sempre per le armi tifate. L’illusione delle progressive sorti diceva che la storia era finita e invece niet, un paio di testicoli, è sotto gli occhi di tutti che la guerra continua e anche quando si ferma è sempre una pace armata.
Non vi sono alternative, siete incastrati in un angolo da cui potete uscire solo sotto forma di polvere. Amen. Questo per dire che L’ombroso 51 prendetelo pure dalla parte che vi capita, di guerra o di pace, fa davvero tanta poca differenza quanta ne passa tra una Meloni e un Salvini, a questo punto è proprio solo un nome: ma una Rosa continuerebbe a essere una Rosa anche se si chiamasse Leonardo? Sono questioni troppo complesse per noi, interpellate Zelger. Perché in realtà è chiaro come la mia orina quando bevo troppa acqua che nessun pagatore di tasse allo stato Italiano può dirsi estraneo agli armamenti: o siete evasori totali o di fatto contribuite ad armare il mondo, fatevene una ragione e scegliete da che parte stare: la pace con gli schiavi che vi lavano i piedi o la guerra con gli eroi che vi fanno i pompini? È solo questione di gusti. Pace e guerra sono due gusti, due allestimenti, due versioni dello stesso prodotto.

In questo numero bicefalo troverete:
– Voto bomba, de Il Miserabile Jean
– Feste in tempo di peste e tempeste, di Max Brododidado
– 10 motivi per cui è giusto fare la guerra, di Fedele Castro
– La sola carta igienica del mondo, di Candy Okan
– La bioguerra degli ecoimbellicisti, di Alì Tosi

E quando avremo gratuitamente illuminato le vostre anime svelandovi quanto la vostra scelta sia ininfluente, grazie a un garbato giuoco di simmetrie, riflessioni e illustrazioni colorate, evitate di ringraziarci con dei raudi dentro le nostre cassettine dell’elemosina, come è accaduto in passato, perché l’esplosione trasforma i centesimi in proiettili e può diventare uno scherzo molto pericoloso per gli astanti.