L’untuoso

Prima che fosse decretata la quarantena erano quasi tredici anni che non uscivamo dalle cantine salnitrose dove abitualmente troviamo ricetto, ma da quando in città non si vedono più facce di cazzo, e per la verità di questi tempi si sono viste pochissime facce in generale e quelle poche mascherate, per le strade di Veronda ci sentiamo a bell’agio assai e lo spettacolo di piazza Erbe deserta ci colma di speranza per il futuro.
Poiché i locali, dove per solito s’assembrano i nostri lettori in trepidante attesa di ombrose novelle, sono tutti chiusi, s’è fatta questa pensata, del tutto degna del nostro genio, di andare in cerca di untori e di chiedere a te, proprio a te anonimo annoso lettore scroccone, di distribuire il fantasmagorico e segretissimo giornaletto.
Ricorda che se noi facciamo queste cose è perché siamo disperati e non abbiamo un cazzo da fare tutto il giorno, ma anche tu sei disperato e allora forse anche tu aneli con noi alla rivoluzione rosso pomodoro. E questo puoi anche scriverlo sull’autocertificazione con la quale rivendicherai il tuo insensato atto di terrorismo. Sappi però che se ti prenderai cinquecento euro di multa noi non ti daremo niente come niente ci hai mai messo nella cassetta delle offerte prendendo il L’ombroso per metterlo sotto la sabbia del gatto.

A tutti voi pavidi, pigri e accidiosi che non avete avuto il coraggio di diventare gloriosi untuosi quando la Storia vi ha chiamato all’appello: ecco, con un virulento colpo di coda, cosa vi siete persi. Che vi sia di monito per la prossima pandemia!