L’ombroso cinquantacinque: un numero come Dio comanda

Non ci credevate più, e non vi poteva impipare di meno, che noi si partorisse un altro numero dell’esilarante rivista. Anche noi a dire il vero ci credevamo assai debolmente ma evidentemente non ci impipava abbastanza poco e quindi eccovi il nuovo parto del cinquantaseiesimo numero de L’ombroso il quale senza che Pustola e Barnauta muovessero una punta di matita o dicessero un fiato, come d’incanto, come la buriana
imbianca le cime col candido manto e il favonio lo disfa, come il porcino appare dal nulla nel giro dell’umida notte, come il bambino esce dal ventre senza nemmeno bisogno del seme, così fuori del nostro portone trovammo in un cesto in una notte di pioggia, il nuovo L’ombroso paonazzo e ipotermico, ma ancora vivo. Ancora vivo e pieno di vita, gonfio a pressione di umori vitali che per quanto forse sarebbe stato meglio di no, noi raccogliemmo nutrimmo e educammo ai più profondi valori del radicale rispetto della vita dei non ancora viventi – che per i viventi ci penseremo un’altra volta – e lo portammo alla luce dei vostri occhi sgranati per lo spettacolo dell’inesauribile rinnovellarsi del miracoloso mistero che ogni anno fa e disfa le nevi, offre i porcini alle onnivore fauci affamate e i L’ombrosi sgargianti ai vostri ipertrofici recettori nervosi.

In questo numero:
– Copertina a cura del prolifico Skip;
– Editoriale partorito con dolore da Il Miserabile Jean
– La nuova frontiera del wellness vergata da Fedele Castro
– Grazie, Signore! Ti adoro! procreato da Quel Brutale Finalmente
– Il punto della situazione dato alla luce da Max Brododidado
– Cose sinistre figliate da Alì Tosi
– Pro, pro… Probiota! sgravato da Candy Okan
– Tendenze 1 generato da Il Povero Giovanni
– Tendenze 2 rigenerato da Il Miserabile Jean
– Nulla di interessante da dire originato da Ignava Passante
– In’side Out. Psicoterapia da discount sbocciato da Cordiali Slauti
– Secondo scienza e coscienza germinato da Minali

E vi facciamo presente che il giornaletto è una creatura viva, se ve ne volete liberare e vi è rimasto ancora un briciolo di cuore non smaltitela nel cassonetto ma abbandonatela con una copertina di cellophane davanti al nostro portone. Grazie.

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