Verona in Vove

Che Verona fosse capitale dell’amore si sapeva da anni, nulla da dire o obbiettare se due adolescenti presi come per incantamento metabolico e sessuale a seguire son diventati simboli dell’amor dolciario, produzione dolciaria ad alto impatto ambientale che ha restaurato balconi e finestre, qui Romeo si intrampolava per sussurrare amor amore, lì Giulietta si affacciava per sospirare amor amore, che ha allargato hangar aeroportuali per i turisti che si vogliono giurare amor amore su colonne, balconi e tombe dove i due giovinetti non si amarono mai, al massimo un bacetto.
Negli anni questo amor dolciario ha attirato a sé capitali e industrie facendo di un balcone qualunque il polo per eccellenza del turismo romantico, tanto come lo è stato  alcatraz per il turismo carcerario, o stonehenge per il turismo druidico.
Un tipo di turismo che mal si gestirebbe nella nostra penisola, frotte di barboni sandalati in tunica che fissano il tramonto si confonderebbero con le comparse del Nabucco,  gli studenti e la federcasalinghi, creando evidenti problemi di ordine pubblico, per non parlare dei problemi del turismo carcerario per via della scarsità di traghetti sincronizzati e puntuali; per questo è apprezzabile vedere un’amministrazione che si specializza in un prodotto poco esportabile: il balcone amoroso.
Seguendo le direttive ministeriali riguardo il dop, l’igp e il made in italy, la nostra amministrazione ha studiato il mercato, non accontentandosi del balcone e di giulietta e di quell’altro, e ha individuato una fetta di mercato, che secondo le stime di tutte le agenzie di sondaggi, è in costante aumento l’immalsanato amoroso.
L’immalsanato amoroso è l’innamorato dell’amore classico, ma con magagna, quello che dice di essere solo per scelta e passa il sabato sera sul divano, addormentandosi sul divano davanti la televisione; è un consumatore onnivoro per mancanza di dopamina, secondo alcuni studi, durante la giornata, passa indiscriminatamente dalla rivista di viaggi ai jeans, dai formaggi ai videogiochi fino a quando non si piazza sul divano da solo la sera, fissando il telefono e il televisore.
Da Osaka a Vancouver l’immalsanato amoroso è una realtà di fatto, si sono detti lì in amministrazione e quest’anno per la sesta edizione della manifestazione degli innamorati, hanno organizzato una serie di eventi rivolti esclusivamente agli immalsanati.
Tanto per cominciare, le piazze e le strade della città saranno fornite di divani e poltrone, fornite da note ditte, da cui gli immalsanati potranno seguire gli eventi per le coppie, semplicemente autodichiarandosi all’urp del comune che prontamente fornirà loro un lasciapassare divanifero e un buono consumazione per un liquore all’uovo, esclusivamente per loro per due giorni potranno usufruire dei balconi della città tutta per lamentarsi dei loro amori scassati, potranno usufruire di postazioni software per simulare la distruzione della casa del proprio ex, appositi videogiochi ricostruiranno gli sviluppi delle storie se non si scassavano, avranno camere d’albergo fornite di divani enormi, al castello di Villafranca vi sarà il primo concerto interattivo con covers band dei Pooh e degli U2, per la prima volta si potrà urlare costantemente “datti fuoco” all’intero gruppo rock con megafoni, che non smetterà di suonare anzi si accalorerà per azzeccare la canzone strappalacrime, sempre a Villafranca si potrà seguire il dibattito con pneumatologi internazionali dal titolo “Perché si respira male quando va tutto a scatafascio”, cui seguirà l’incontro con sessuologi immalsanati anch’essi riguardo il sesso dei sessuologi ammaccati dall’amore, vi saranno ricchi buffet dove si potrà mischiare gelato e mortadella, patatine e mascarpone, insomma tutte le amenità culinarie cui è soggetto l’immalsanato amoroso.
Per la prima volta nella storia turistica di questa città, e del mondo quasi, sarà premiata la disquisizione più lamentosa e prolissa a tema “caro amore, perché mi lasci?”, declamata proprio dal suo balcone, proprio quello, mentre un coro canterà “i madrigali di Gesualdo” –– lettura dei brani, bevendo il liquore all’uovo gratuitamente a partire dalle 23, e all’alba completamente ubriachi d’uovo, in m direttive europee sullo smontaggio dei palchi a forma di cuore.  

Un pensiero su “Verona in Vove

  1. …aggiungerei… un balcone che non è un balcone ma una lussuosa cassa da morto e un sepolcro che non è un sepolcro ma una mangiatoia…

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