VENTOLIN
di Lemon Roidy
[9 maggio 2013, ore 8.30]
L’assessore allo sport, alle strade e con recente delega alla pearà, alzò la cornetta inferocito: «Mi passi il presidente dell’AMIA». La linea venne inoltrata immediatamente con velocità quasi tirolese.
Un «Pronto?» lontano, sovrastato da un rumore di spazzole e scrosci d’acqua, arrivò flebile al grande orecchio dell’assessore.
«Allora, lavacassonetti, avete pulito le strade stanotte? E non mi deluda ancora, si ricordi che lei rimane al suo posto solo perché ci serve un ex-comunista di facciata».
Il rumore di spazzole rotanti si attenuò fino a scomparire e solo allora arrivò la risposta: «Certo monsignore, sono uscito io personalmente con una delle nostre 3000 macchine lavastrade. Ma le polveri non accennano a diminuire».
«Non dica stronzate – rincarò l’assessore alla pearà – lo sa bene che l’università della Padania ha dimostrato che per abbattere il Pm10 basta dare ogni sera una pulitina alle strade. E allora si impegni che stasera l’Hellas gioca la finale».
[9 maggio 2013, ore 20.30]
Il nuovo stadio “Happy Xmas” costruito sul luogo che fu nei primi periodi del buio interregno cittadino il primo campo rom abusivo, era stato dedicato con un abile e arguta mossa politica alla scomparsa nera legione, camuffando il nome all’interno di un inglesismo. In questo modo lo stadio era ancora più giovane a alla moda del suo predecessore, anche grazie al suo colore rosso e ai fregi a forma di babbo natale con libro e moschetto nelle due mani.
Lo stadio era gremito e i corpi sudati ondeggiavano al tradizionale grido di «No fusione» che i capi ultrà alzavano all’inizio di ogni partita.
Nell’ultimo anello la leggera nebbiolina che ormai da anni sovrastava la città indeboliva la visuale e affaticava il respiro. I venditori di Caffè Borghezio e Ventolin facevano affari d’oro.
Le due squadre entrarono in campo orgogliose dei propri colori: giallo e blu il glorioso Hellas, rosso e verde la neo promossa Ingannapoltronense.
Fischio dell’arbitro.
Al primo scatto in avanti, intravisto dai tifosi, le due ali della squadra di casa si accasciarono colpite da una crisi d’asma. I portatori di Ventolin entrarono in campo cercando di risolvere la situazione.
Nella tribuna Vip l’assessore bestemmiò tossendo: «Quel bastardo ingannapoltronese di un lavacassonetti, non ha fatto il suo lavoro. Ci vuol far perdere anche la finale del campionato amatori!».
E continuando a tossire aspirò avide boccate dal suo Ventolin Plus.
A `bboce der Buce:
“boia chi molla se no el se caga doso!”
Non ha alcun senso
Io almeno non capisco
Forse mi mancano dei riferimenti
VIVA LA X FLOTTIGLIA MAS
VIVA LA REPUBBLICA DELLE CAMICIE NERE
A MORTE IL RE TRADITORE (effettivamente deve essere morto almeno 60 anni fa, ma trattasi di raffinato artifizio retorico)
VIVA IL DUCE